Un metadialogo tra Angelo ed Idia che accompagna il lettore in un viaggio straordinario alla riscoperta di se stesso
Può un pianista quarantenne conversare con Idia, Dea della conoscenza? La risposta è si, ed è possibile grazie ad una forma insolita di telepatia che consente ad Angelo di parlare ad Idia con il pensiero. Inizia ciò che gli autori definiscono un concerto di parole in cui Angelo, rappresentato da Enrico Inferrera, dialoga con Idia, impersonata da Filomena Lombardo, che guiderà il pianista quarantenne in un viaggio alla riscoperta di se stesso.
Angelo si è perso, non ha la memoria, è confuso ed indifeso in un mondo che non riesce a decifrare. Si sveglia nudo su una spiaggia ed Idia è condotta a questo musicista “che ha amato ed ama molto, che ha imparato a navigare in un mondo ormai corrotto”.
Lo scopo di Idia è quello di guidare Angelo a ritrovare se stesso in un periodo di smarrimento e demotivazione, di crisi sociale che lui ed il mondo intero stanno vivendo. Il pianista quarantenne è smarrito in un luogo che non conosce, forse imprigionato in un sogno creato da lui stesso per fuggire ad una realtà troppo difficile, una realtà in cui “la sua innocenza è un’arma inadeguata e la sua musica sembra inutile”.
Idia Ascoltami, scritto a quattro mani da Enrico Inferrera e Filomena Lombardo, è senz’altro collegato ad una precedente opera del Presidente di Confartigianato Napoli: “L’Eresia del Tempo”. Il tempo ha anche qui un ruolo centrale, il tempo che scorre e a cui Angelo è ancora legato non esiste. Ed Idia, Dea della conoscenza “esiste solo nell’istante, nell’eternità del presente”.
Forse è questo il segreto che consentirà ad Angelo di sopravvivere in questo mondo sconosciuto in cui si è ritrovato improvvisamente, in questa terra che sembra un’isola incontrerà personaggi straordinari come Pegaso e l’Anaconda. Il primo, un bellissimo cavallo bianco che lo proteggerà all’ingresso della caverna in cui Angelo si ripara per dormire. L’anaconda, una scoperta tremenda in quella stessa caverna in cui Angelo credeva di essere al sicuro, che rappresenta “la demagogia, l’inganno, l’imbroglio” e che prova a mettere il pianista quarantenne contro Pegaso.
Idia Ascoltami è un’opera che si legge d’un fiato, “un viaggio” di quattro ore che porterà il lettore in un mondo di interrogativi dai quali ne uscirà con una nuova consapevolezza.
Lo smarrimento, la paura di affrontare ciò che verrà, l’apparente sicurezza di una caverna in cui in realtà c’è una anaconda pronta a stritolarci, la scoperta di un cavallo bianco, una strana scimmia che si agita e ci mette paura per poi scoprire che voleva solo salvarci, il passato ed il futuro spazzati via dal presente che diviene l’unico tempo in cui si vive veramente.
“La curiosità in lotta perenne con l’esigenza di sicurezza che ha il sopravvento e ci spinge a tornare indietro”, l’imperfezione umana che smette di essere un limite e diventa fonte di vitalità da accettare, i viaggi, che come ricorda Idia, sono il senso dell’umanità, simbolo di narrazione, di partenze e di ritorni.
Tutto questo è Idia Ascoltami, un romanzo straordinario in cui Angelo trova la forza di guardare avanti accettando la sua condizione di essere umano imperfetto, riconoscendo l’errore che lo ha condotto allo smarrimento.
Questo romanzo è straordinariamente attuale, capace di dare spunti di riflessione al lettore sulla crisi valoriale che, purtroppo, sta caratterizzando “il nostro tempo”. Una società in cui si crede nelle scorciatoie del successo effimero e si mettono da parte le passioni che sono la vera meta di ogni essere umano e rendono l’uomo ciò che è.
“Devo uscire da quella porta illuminata e rischiare di trovare il freddo, il caldo, il veleno dell’anaconda, gli specchi fuorvianti, i paesaggi indecifrabili, tutte le mie incapacità, il disprezzo di Morgana, l’amore per mio figlio, l’idiozia, il buio, la stupidità, l’ignoranza, l’ipocrisia, la falsità, il tedio, la paura, la morte. La strada per tornare al mio mondo è oltre quella porta. Sono pronto”.
Enrico Inferrera e Filomena Lombardo con Idia Ascoltami si sono superati, non è una critica smielata ma una sfida a chi leggerà questo articolo. Chi scrive è pronto ad essere smentito.
26 Agosto 2024