Giovanni Senese, Segretario Regionale Campania del Sindacato Medici Italiani chiede un tavolo con i sindacati dei medici, le Regioni, il Ministro della Saluto ed il Ministro degli Interni per contrastare la violenza negli ospedali
Napoli. L’ennesima violenza ai danni dei medici si è consumata nel più grande ospedale del Mezzogiorno, il Cardarelli, ed ha scatenato l’ira di sindacati, istituzioni e cittadini. Questa volta è stata aggredita una giovane dottoressa del Pronto Soccorso, purtroppo solo l’ultimo episodio di una serie infinita di aggressioni che si è consumata ai danni dei medici italiani.
«Continuano senza sosta le violenze contro i medici, sempre più donne in servizio nei Pronto Soccorso dove si averte di più la fragilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale a causa del sovraffollamento e della mancanza dei posti letto nei reparti» dice Giovanni Senese, Segretario Regionale S.M.I. Campania.
La violenza messa in atto contro i camici bianchi denota una regressione sociale e culturale del Paese e le soluzioni prospettata dalle Aziende Sanitarie Locali non sembrano sortire effetti. Reprimere la violenza con denunce, pene maggiorate e telecamere non è abbastanza e non argina il malcontento dei camici bianchi.
«Il mese scorso abbiamo proposto provocatoriamente di richiedere il “porto d’armi” a tutela dei medici e per fermare la violenza ai danni del personale sanitario e medico – continua Senese – Chiediamo, al Governo e alle Regioni di essere ascoltati. Si convochi un Tavolo con i sindacati dei medici, le Regioni, il Ministro delle Salute e il Ministro degli Interni per adottare proposte per accrescere le tutele dei medici, dei sanitari, per contrastare la violenza negli ospedali, nei presidi di Continuità Assistenziale e negli studi medici. Condanniamo duramente l’episodio accaduto al Cardarelli ed esprimiamo piena solidarietà alla collega aggredita».
2 Settembre 2024 – 15:50