La Federconsumatori definisce allarmante l’aumento dei prezzi, il tasso di inflazione è allo 0,9% e comporta un aumento di 283,5 euro annui a famiglia
Continuano ad aumentare i prezzi dei generi alimentari, l’Istat ad ottobre ha registrato un tasso di inflazione dello 0,9% in lieve crescita al mese precedente. Intanto la Federconsumatori, grazie al suo osservatorio, stima che ogni famiglia mediamente spenderà 283,5 euro in più all’anno a causa di questi rincari.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (O.N.F.) ritiene che l’aumento dei prezzi inciderà soprattutto sui nuclei familiari meno abbienti.
«Il nostro Osservatorio Nazionale, da tempo, registra una progressiva riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 49% dei cittadini); un aumento degli acquisti presso i discount (+11,9%)» scrive in una nota la Federconsumatori.
«Alla luce dell’ulteriore crescita dei prezzi e in assenza di provvedimenti immediati per sostenere le famiglie e il loro potere di acquisto, tali rinunce rischiano di aumentare e di riportare gravi ripercussioni sul nostro sistema economico, abbattendosi sulla domanda interna e, quindi, sull’intero sistema produttivo» continua l’associazione a tutela dei consumatori.
Federconsumatori propone al Governo l’adozione di misure a favore delle famiglie, tra cui la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo, la riforma degli oneri di sistema sui beni energetici, la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica, un’azione di contrasto alla povertà alimentare, la disposizione di aiuti per affrontare le spese inerenti la scuola e l’Università, lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica e l’avvio di misure tese a riequilibrare le disuguaglianze che esistono ancora oggi.