Angelo Venturato, presidente dell’associazione “Se allunghi la mano troverai la mia”: “Se accontento un solo bambino che sorriderà, mia figlia sorriderà”
Acerra. «L’associazione nasce per volontà’ di mia figlia Maria che è morta otto anni fa all’età’ di 25 anni, un mese prima del matrimonio. Abbiamo scoperto questo tumore sinoviale alla coscia, Maria è stata operata tre volte. Il tumore poi si è diffuso ai polmoni, la malattia non si è fermata ed il 30 aprile 2016 mia figlia è morta».
Angelo Venturato è il presidente dell’associazione “Se allunghi la mano troverai la mia”, nata ad Acerra, in via Alcide de Gasperi 18, in memoria di sua figlia.
Maria era particolarmente sensibile, amava tantissimo i bambini ed era particolarmente altruista. Si immedesimava nei problemi dell’altro.
«Ogni mercoledì, quando faceva la chemio, vedeva che alcune persone non sempre erano presenti, qualcuno non poteva raggiungere l’ospedale per possibilità economica o perché non c’era nessuno che poteva accompagnagli – racconta Angelo – Maria avrebbe voluto creare questa associazione per aiutare queste persone, noi portiamo coloro che hanno bisogno negli ospedali o nei centri di cura e ci spostiamo anche ad Avellino, Castelvolturno, Santobono. Diamo precedenza ai bambini oncologici per onorare l’amore che Maria aveva per questi piccoli guerrieri».
Se allunghi la mano troverai la mia è in stretto contatto con la Caritas Diocesana di Acerra, l’associazione adotta un bambino in prima elementare e lo sostiene per tutte le sue esigenze scolastiche. Ogni anno si cambia bambino per dare a quante più persone questa possibilità, sempre seguiti dalla Caritas Diocesana di Acerra che indica il piccolo che ha bisogno.
«Purtroppo la nostra città di Acerra dovrebbe fare di più, come territorio siamo messi male – afferma Angelo Venturato – il Vescovo, Monsignor Di Donna, è una persona splendida che si impegna per la nostra terra. Come associazione abbiamo chiesto un immobile in comodato d’uso per offrire i nostri servizi alla città ma siamo ancora in attesa».
«Non chiedevo molto, ci sono tanti fabbricati confiscati, pensiamo a quelli dei Pellini, ci basterebbe questo per essere ancora più carichi al servizio di chi ha bisogno di cura – continua Angelo che conclude – Da un dolore atroce io e la mia famiglia abbiamo trovato la forza di donare amore. D’altronde il motto di mia figlia Maria era se allunghi la mano troverai la mia, se fai felice una sola persona io sarò felice e se accontenti un solo bambino e lo fai sorridere io sorriderò».
Se allunghi la mano troverai la mia, Venturato: “Doniamo amore nel nome di mia figlia Maria”