Rosaria Tuccillo, consulente giuridico d’impresa dell’insegna Vecchione&Partners: “Per facilitare il processo di internazionalizzazione è indispensabile che le imprese abbiano le idee ben chiare, che si traducano, tra l’altro, in un Business Plan per questo progetto”
«L’internazionalizzazione dell’impresa non implica solo una maggiore presenza commerciale sui mercati esteri, ma un cambio di visione strategica non solo per gli acquisti, la logistica, la comunicazione, le risorse umane e le altre “funzioni” dell’impresa, ma anche e soprattutto per la cultura internazionale dell’imprenditore e la tutela legale della sua impresa, che sono pianificate con un approccio attento al diverso scenario internazionale».
Rosaria Tuccillo è consulente giuridico d’impresa dell’insegna Vecchione&Partners, fondata dal dottor Vittorio Vecchione e che si occupa di Consulenza Direzionale per le PMI di tutta Italia.
Internazionalizzare significa avere una sede in un altro Paese, stringere rapporti con aziende di quel mercato, spostare la produzione al di fuori dei confini nazionali e trovare fornitori e fonti di finanziamento all’estero. Significa anche e soprattutto operare in un diverso contesto giuridico, che va valutato prima e utilizzato per cogliere tutte le opportunità di tutela e miglioramento.
«Il processo di internazionalizzazione di un’impresa sul piano legale prevede un salto di qualità che abbraccia tutte le divisioni aziendali – afferma l’avvocato Tuccillo – è necessaria una fase iniziale di analisi dello stato attuale dell’impresa e poi l’aggiornamento nella cultura d’impresa, prima che delle procedure interne, che funzionano soltanto quando il salto culturale a un approccio internazionale è stato in precedenza preparato e compiuto».
Secondo l’avvocato di Vecchione&Partners il processo di internazionalizzazione si costruisce ogni giorno con tanti piccoli miglioramenti quotidiani, che stimolano l’imprenditore e il suo gruppo ad allargare la visione nella maniera più concreta, fatta di rischi conosciuti e calcolati, di tempi, consuetudini e aspettative degli operatori esteri diverse da quelle della sua impresa, senza quindi cadere in ingenue semplificazioni che sono solo foriere di criticità invece ampiamente prevedibili.
«Per fare questo è indispensabile che il lavoro cominci molto prima della concreta applicazione in azienda, perché avere una visione lucida sia dei rischi che dei vantaggi significa per l’imprenditore avere l’opportunità di esprimere la sua propria visione in un contesto che conosce meglio. Solo così l’impresa compie un serio passo in avanti».