Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica presenta il conto: avviata l’azione civile di risarcimento del danno ambientale causato dai Pellini
Napoli. «Il ministero dell’Ambiente presenta il conto: avviata l’azione di risarcimento del danno ambientale causato dai Pellini. Grazie alla relazione dell’Ispra, l’Avvocatura distrettuale dello stato ha chiesto al Tribunale civile di Napoli un risarcimento di oltre 66 milioni di euro». Questo il contenuto di una nota di Legambiente e Libera che avevano inoltrato al Ministero dell’Ambiente un atto di significazione per chiedere azione in sede civile risarcimento del danno ambientale.
«Accolta la nostra richiesta – commentano Legambiente e Libera – Le bandiere con il principio di “Chi inquina paga”, esposto dalle finestre e dai balconi di Acerra da cittadini e associazioni nello scorso maggio devono diventare realtà. Sono già trascorsi troppi anni da quando le responsabilità di chi ha avvelenato questi territori accumulando profitti sono diventate sentenze definitive senza che accadesse nulla per quanto riguarda gli interventi di bonifica e risanamento».
«È necessario che lo Stato agisca immediatamente per guardare con maggiore fiducia al conseguimento del giusto risarcimento per i cittadini che abitano e vivono quel territorio ma questa azione deve diventare un esempio da replicare in tutte le aree del nostro Paese in cui è possibile chiedere a chi le ha inquinate di risarcire i danni causati all’ambiente» concludono Legambiente e Libera.
Azione di risarcimento contro i Pellini, Legambiente e Libera: “Accolta la nostra richiesta”
