Trasportounito ha rinnovato in queste ore la richiesta di un incontro urgente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
«Se questo incontro non sarà convocato e quindi nel caso “in cui prosegua il totale disinteresse nei confronti dell’autotrasporto italiano, dopo la manifestazione di protesta effettuata, per volontà delle imprese di autotrasporto, lo scorso 2 dicembre a Napoli, proseguiranno le assemblee della categoria nonché le ulteriori manifestazioni».
Così in una nota Trasportounito che ha chiesto un incontro urgente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposporti per scongiurare che legalità e sicurezza stradale siano compromesse.
«La riforma delle “regole e sistemi di controllo del mercato dell’autotrasporto” e coerente adeguamento dei corrispettivi agli aumentati costi di servizio è rimasta lettera morta e non si è concretizzato alcun tipo di cambiamento» tuona il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo.
«Anche sul fronte della carenza dei conducenti, silenzio totale, quando – sostiene Longo – il problema richiederebbe provvedimenti strutturali che vanno dalla totale modifica o revisione dell’acquisizione della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), alla modifica radicale delle attuali modalità di addestramento dei futuri conducenti presso aziende accreditate ed alla costituzione di uffici ministeriali dedicati a livello internazionale».
«Si ritiene che le recenti modifiche al Codice della Strada non tengano in adeguata considerazione i conducenti professionali dei veicoli industriali» conclude Trasportounito che avanza critiche anche sul tema della sicurezza stradale.