Vecchione&Partners franchising Rosaria Tuccillo

Rosaria Tuccillo, avvocato dell’insegna Vecchione&Partners, snocciola le fasi cruciali dell’espansione all’estero delle reti in franchising

«L’ingresso in un mercato estero di una rete in franchising presenta rischi e peculiarità ben diversi rispetto alla crescita nel mercato italiano. È fondamentale, infatti, un’adeguata pianificazione, specie sotto il profilo legale, che consenta di valutare preventivamente la possibilità di successo del progetto di internalizzazione. In questa fase, il Consulente Direzionale affianca il Franchisor nella individuazione di una strategia di sviluppo internazionale, tenendo conto delle differenze tra i mercati dal punto di vista economico e commerciale e soprattutto delle opportunità del nuovo mercato estero».

Così Rosaria Tuccillo, consulente giuridico d’impresa dell’insegna Vecchione&Partners che si occupa di Consulenza Direzionale per le PMI di tutta Italia: .«Questo lavoro si realizza insieme con l’imprenditore, che intende realizzare questo progetto, e il Consulente giuridico d’impresa, che riveste un ruolo fondamentale nel dotare l’impresa di strumenti contrattuali costruiti su misura, il tutto soltanto dopo aver conosciuto nel dettaglio le potenzialità e le debolezze dell’impresa affiancata».

«Ai fini dell’espansione del franchising a livello internazionale è indispensabile che il Franchisor disponga di risorse economiche e capacità organizzative adeguate – continua l’avvocato Tuccillo – ed invero, una volta avviato il progetto nel Paese di destinazione prescelto, il Franchisor stabilisce rapporti con nuovi soggetti, come il Master Franchisor referente per quel mercato estero, e per il quale riceve un’assistenza e un supporto per tutta la durata del progetto di espansione».

Interessante è il rapporto Assofranchising Italia 2024 – Strutture, Tendenze e Scenari con cui si intende offrire una panoramica sull’evoluzione, la dimensione e le trasformazioni in corso nel settore del franchising.

Stando al rapporto di Assofranchising, su un fatturato totale di circa 34 miliardi di euro i Franchisor italiani sviluppano un fatturato all’estero di soli 800 milioni. 180 è la media dei punti vendita in franchising all’estero e tra i paesi europei, preferiti dai franchisor italiani che hanno guardato fuori, vi sono Francia, Spagna e Germania.

«Il Consulente giuridico d’impresa, in questo contesto, riveste un ruolo centrale nell’analisi delle caratteristiche normative del Paese target. Questa analisi è di fondamentale importanza ai fini della scelta della strategia contrattuale più adeguata, che l’impresa assumerà per la Rete all’estero – continua l’avvocato Rosaria Tuccillo – Se è vero, infatti, che è possibile disciplinare i contratti, che verranno stipulati con i vari partners esteri coinvolti, facendo riferimento alla legge locale che disciplina il franchising (legge italiana), nulla esclude che la rispettiva legge locale nel paese estero troverà comunque la sua applicazione quando si tratta di norme imperative o di norme di protezione a tutela del contraente debole».

Vecchione&Partners franchising Rosaria Tuccillo

www.impresaitaliana.net

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