I sindacati chiedono un piano industriale per capire il destino delle maestranze di Dema
«Questa mattina, apprendiamo da fonti interne qualificate, che Adler ha proceduto alla cessazione dei rapporti di lavoro del Direttore generale di Dema, del Responsabile acquisti e dei Direttori di stabilimento di Paolisi e Somma Vesuviana. I licenziamenti dei dirigenti sono in continuità con il piano industriale illustrato da Paolo Scudieri lo scorso 6 febbraio al MIMIT».
Queste le parole di Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom Cgil di Napoli secondo il quale si sta assistendo alla progressiva cancellazione del Gruppo Dema mettendo a rischio oltre 200 posti di lavoro. Per i sindacati serve un nuovo piano industriale, diverso da quello del 20 dicembre 2024, e devono essere contemplati investimenti e piena occupazione dei lavoratori.
Per il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, le incertezze sul futuro della Dema restano intatte e ribadisce la necessità di un nuovo piano industriale in cui sia chiaro il destino delle maestranze di Somma Vesuviana.
«Come dirigenti del sindacato saremo sempre al fianco di questi lavoratori per dare forza a una vertenza che si preannuncia difficile, siamo determinati a non mollare perché non vogliamo assistere ad un altro disimpegno, a un’altra chiusura di un sito che ha una storia ed è strategico nel comparto dell’aerospazio. A pochi chilometri da qui, a Pomigliano e Nola – ha concluso Ricci – ci sono due stabilimenti della Leonardo, un grande polo del quale Dema deve continuare ad essere un elemento centrale, non solo nella programmazione industriale della regione ma anche nello scenario nazionale».
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