Fashion 4.0. Un giro d’affari di oltre 35 miliardi di euro nell’e-commerce B2C con una proiezione del 4% del PIL del comparto moda, grazie alla digitalizzazione e all’impiego di nuove tecnologie. Una vera e propria ridefinizione del settore sotto il segno dell’efficienza operativa e della sostenibilità, anche attraverso una rinnovata relazione con i consumatori
Milano – Nel corso dell’evento “Fashion 4.0 – Il Digitale per un Futuro Sostenibile” organizzato da Anitec-Assinform – l’Associazione di Confindustria che raggruppa le aziende ICT in Italia – e sponsorizzato da Edicom, Epson Como Printing Technologies e Oracle Italia, sono state messe in evidenza le opportunità offerte dalla trasformazione digitale nel settore della moda.
L’industria del fashion si trova in un momento importante di trasformazione, guidata dalla digitalizzazione e dall’adozione di nuove tecnologie, che sta ridefinendo il settore sotto il profilo dell’efficienza operativa, della sostenibilità e perfino nella relazione con i consumatori.
L’evento è parte del progetto “Fashion 4.0”, avviato da Anitec-Assinform per sensibilizzare il settore della moda all’importanza di aprirsi alla digitalizzazione, cogliendo le opportunità che questa offre in termini di supporto alla creatività, miglioramento dei processi produttivi, potenziamento dei canali di vendita e ampliamento dei mercati.
Alla base di questa iniziativa, vi è la consapevolezza della centralità di questo comparto per il PIL italiano. L’Italia, infatti, è uno dei paesi leader della moda mondiale, celebre per la sua eccellenza artigianale, il design sofisticato, la qualità dei materiali e l’attenzione scrupolosa ai dettagli. Il mercato del fashion italiano nel 2022 ha rappresentato il 5,2% del PIL nazionale con una previsione di crescita al 5,3% per il 2023. Il comparto moda (tessile, abbigliamento, pelli, cuoio ed escludendo pertanto calzature, occhialeria, gioielleria e accessori) nel 2022 ha raggiunto i 73 mld di euro, rappresentando il 3,8% del PIL con una proiezione al 4% nel 2023 (dati NetConsulting cube).
“In questo contesto diventa essenziale adottare nuove tecnologie per affrontare la crescente popolarità dell’e-commerce in Italia” – sottolinea Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform. “Il giro d’affari dell’e-commerce B2C nel nostro Paese è in crescita, con previsioni di superare i 35 miliardi di euro nel 2023. La moda, comprensiva di vestiario, scarpe e accessori, è un settore trainante per il quale si prevede una crescita del 10% -11% rispetto al 2022 per raggiungere un valore di circa 6 miliardi di euro”.
“Gli attori chiave – compresi produttori di tessuti, case di moda e retailer – stanno affrontando un mercato in rapido cambiamento. La digitalizzazione, focalizzata su design del prodotto, processi, servizi ed esperienze, è cruciale per offrire valore ai consumatori. L’integrazione delle competenze digitali richiede investimenti nella formazione per adattarsi alle esigenze in evoluzione del mercato. La trasformazione digitale è un processo complesso ma inevitabile, che richiede una visione lungimirante e un impegno nell’eccellenza, sostenuti da una solida infrastruttura ICT e una cultura aziendale orientata all’innovazione” continua Gay.
Il progetto “Fashion 4.0” ha previsto: l’elaborazione del White Paper Fashion 4.0, l’attivazione di un forum di dialogo con stakeholder del settore ed esperti del comparto digitale e infine la presentazione dei contenuti in occasione dell’evento del 15 novembre.
I contenuti sono stati organizzati in quattro filoni principali – 1. new digital nel mondo della moda, 2. modelli ed esperienze di vendita, 3. fabbrica e filiera digitale e 4. sostenibilità e fashion – il tutto partendo dal White Paper Fashion 4.0 elaborato dal Gdl “Filiere Produttive 4.0” di Anitec-Assinform e dal Gdl “Moda 4.0” di Confindustria Digitale. Il White Paper evidenzia il contributo del digitale alla definizione di processi produttivi sempre più efficienti e controllabili, nella logica di una trasformazione “cucita” sui fabbisogni di ciascuna azienda.
L’analisi si concentra sull’importanza di adottare pratiche sostenibili nell’industria, con un focus sulla riduzione dell’impatto ambientale e sulla tracciabilità della catena di approvvigionamento, aspetti – questi ultimi – sempre più valorizzati e richiesti dai consumatori finali.
Una parte significativa del White Paper è dedicata all’analisi dello scenario globale e delle vicende internazionali che stanno determinando lo sviluppo del mercato e l’evoluzione dell’industria, a partire dalla guerra in Ucraina e dalle dinamiche inflazionistiche.
Un ulteriore focus è dedicato ai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, con una particolare attenzione all’adozione di modelli gender-fluid nell’abbigliamento, che impongono alle aziende del settore di ripensare – in termini sia creativi che produttivi – collezioni, canali di vendita, marketing e comunicazione.
Infine, il white paper enfatizza l’importanza della collaborazione tra il settore digitale e l’industria della moda per promuovere l’innovazione. La sinergia tra questi due settori è indicata come cruciale per far fronte alle nuove sfide e opportunità offerte dalla digitalizzazione, il che si esprime su tre direttrici principali: prodotto, servizi ed esperienze. La combinazione di queste tre variabili garantisce la costituzione di una value proposition rilevante per il consumatore finale.