Dopo la manifestazione organizzata dal Comitato No 4 Linea che si è battuto sin da subito per dire no all’ampliamento del Termovalorizzatore di Acerra si fa sempre più insistente la possibilità di costituire un Comitato dei Saggi
Qualche giorno fa Vincenzo De Luca, entusiasta, ha informato i cittadini in merito all’incontro con il Vescovo di Acerra, con cui dice di avere un rapporto di rispetto e fiducia reciproca, ed ha lanciato la proposta: «Costituiamo un Comitato dei Saggi per fare un’operazione trasparenza in merito al Termovalorizzatore di Acerra».
Per il Presidente della Giunta Regionale della Campania è ora di iniziare ad indottrinare i cittadini in merito ai reali rischi del Termovalorizzatore spiegando anche se serve o meno la famosa quarta linea dell’inceneritore.
«Dobbiamo comunicare in maniera assolutamente trasparente tutti i dati scientificamente fondati, non comunicheremo stupidaggini. La tutela della salute è la priorità assoluta, non c’è da fare giochi di prestigio» dice il Governatore della Campania.
De Luca dichiara che l’operazione trasparenza dovrà essere pubblicizzata da autorità terze, vuole costituire un Comitato dei Saggi con personalità di rilievo, di fiducia di tutti i cittadini, terze e rappresentanti del territorio e ripete per l’ennesima volta che «bisogna fare un’operazione verità e non giochi di prestigio».
Il punto è proprio questo: i giochi di prestigio e per scongiurarli basterebbe rispondere a qualche domanda.
Perché Vincenzo De Luca non ha incontrato il Comitato Unitario NO 4 Linea per discutere della questione del Termovalorizzatore di Acerra? Perché i sindaci che hanno firmato il documento congiunto per dire “No alla quarta linea” non hanno citato il Comitato che ha organizzato la manifestazione che ha portato in piazza 12 mila persone? A cosa serve costituire un Comitato dei Saggi se prima non si stralcia formalmente la possibilità di costituire una quarta linea (a prescindere dal fatto che sia una linea di manutenzione o aggiuntiva)?
In politica c’è un detto andreottiano che recita così: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Il punto è che qui non siamo nel campo della politica, si prova a tutelare l’ambiente e si spera che le dinamiche siano diverse. Si spera.