Dolcezze Siciliane, Pierluigi Busiello: “Tante aziende ci chiedono buoni regalo per dipendenti, fornitori e clienti. Nella scelta dei regali la cassata siciliana sta sostituendo il panettone”
Secondo i dati diffusi dalle principali associazioni a tutela dei consumatori vi è un aumento medio dei costi dei prodotti tipici e dei regali del 10,2% rispetto al 2022. Inoltre a differenza degli altri anni Alimentazione e abbigliamento sono i settori più gettonati per i regali di Natale 2023. Per questo motivo abbiamo intervistato la Famiglia Busiello che da oltre 45 anni importa la prelibata cassata siciliana a Napoli, conosciuta ormai in tutta la Campania.
«Molte aziende hanno perso la tradizione del panettone come regalo a dipendenti, fornitori e clienti. Vengono da noi e fanno dei buoni regalo. Il cliente decide di venire quando vuole, a Natale o a Capodanno. E’ una cosa che facciamo da anni, la cassata è un dolce sempre più richiesto».
Pierluigi Busiello racconta l’attività di famiglia senza parlare di se ma partendo dalla sfida vinta dal papà, Crescenzo Busiello, che è riuscito a donare ai figli un’azienda che incentra tutto il suo successo sulla qualità.
«La nostra forza è quella di mantenere un prezzo giusto ma con ottima qualità. Vendiamo a soli 20 euro al kg ed è un costo molto concorrenziale per un prodotto fresco ed originale» dice Pierluigi.
La cassata che la famiglia Busiello propone alla folta clientela nello store Dolcezze Siciliane nel Porto di Napoli, insieme a tanti altri dolci tipici come i cannoli, viene dalla Sicilia per davvero. In questo periodo molti si inventano questo lavoro come seconda attività ma Dolcezze Siciliane esiste da anni, la storia è bigliettino da visita e garanzia.
«L’attività, passami il termine, è’ una start-up degli anni 70/80. Mio padre era un operaio portuale, chiese ad un amico che andava in Sicilia di portargli una cassata. Da quel momento anche qualche collega gli chiedeva la cortesia di comprargli la famosa cassata siciliana ed è iniziato tutto» afferma Pierluigi Busiello.
Così nel 1996 Crescenzo Busiello decise di lanciare i figli in questa avventura e gli aprì un negozio nel porto di Napoli. Oggi il signor Crescenzo ha 87 anni ed è orgoglioso di aver creato qualcosa per i figli. Giuseppina, la più grande, segue l’attività tutto l’anno insieme alla sorella Anna. Poi ci sono Pierluigi ed il fratello Vincenzo che invece danno una mano nei periodi di maggior affluenza.
La gioia di Crescenzo Busiello è vedere la gente in fila per la sua cassata nel periodo di Natale.
La famiglia Busiello è conosciuta ormai in tutta Napoli. «Il segreto è sicuramente la ricotta di pecora, i siciliani non lavorano con la ricotta di capra come a Napoli – continua Pierluigi – Noi ci siamo sempre appoggiati a laboratori storici con cui abbiamo un rapporto di fiducia. Lavoriamo da anni con i nostri fornitori, siamo intransigenti sulla qualità. Combattiamo, tra virgolette, con i fornitori anche per mantenere bassi i costi e quest’anno siamo riusciti ad avere lo stesso prezzo dell’anno scorso».
In effetti è aumentato tutto: trasporti, carburante, carta, materia prima. Ma la famiglia Busiello ha scelto di accollarsi parte degli aumenti pur di non gravare sul consumatore finale.
«La qualità è il nostro must, il fornitore deve essere certificato. Questo ci ha insegnato mio padre, poi possiamo discutere su prezzo e quantità ma la qualità è prioritaria – dice Pierluigi Busiello – Noi lavoriamo tutto l’anno, Chiudiamo solo a luglio ed agosto perché, come ci dicono anche dalla Sicilia con il caldo la ricotta di pecora potrebbe non mantenere tutte le sue qualità, anche per quanto riguarda il gusto. La nostra forza è che non abbiamo dipendenti, è un’attività familiare che ci consente di essere flessibili, quindi preferiamo chiudere nel periodo estivo per tutelare la qualità in tavola dei nostri clienti. Questa è la filosofia che ci ha trasmesso nostro padre».
Articolo Pubbliredazionale nel progetto “L’Altro Sud“