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Ennesima aggressione ai danni di un medico in servizio alla guardia medica. Smi: “Chiediamo di lavorare in sicurezza”

25 Agosto 2024

Bari. «Ennesima aggressione ad un medico in Puglia; ancora una donna medico. Non è più accettabile che in zone isolate e in ambienti non idonei i medici vengano esposti a situazioni sgradevoli sia ambientali che a rischio di aggressioni sia verbali che fisiche. Questo è il secondo episodio in pochi giorni che è avvenuto in Puglia»  così Ludovico Abbaticchio, Presidente Nazionale SMI commenta quanto accaduto ad una donna medico in  servizio alla guardia medica di Minervino (LE).

«Da sempre a livello nazionale e nelle regioni chiediamo interventi seri e esaustivi per garantire ai medici e a tutti gli operatori della salute sicurezza e possibilità di lavorare nell’interesse primario della collettività. Ci sono strumenti importanti,  dalle videocamere alle guardianie ad esempio per garantire per quanto possibile l’ incolumità degli operatori sanitari e sociali» continua Abbaticchio.

«Dobbiamo veramente arrivare per dare sicurezza ai nostri medici alla richiesta provocatoria del “Porto d’Armi” per avere più attenzione dalle istituzioni? Ma stiamo scherzando? – afferma il presidente dello Smi – È ora di dire basta e di investire come regioni e come aziende sanitarie in strutture idonee per la tutela del medico di Continuità Assistenziale, del 118 e dei Pronto Soccorso. Qualche giorno fa abbiamo pianto per la scomparsa dell’amico e collega Vito Procacci professionista dedicato come la stragrande maggioranza del mondo medico all’assistenza del cittadino ammalato».

«Come SMI siamo stanchi di questa assenza di attenzione e tutela verso i medici e gli operatori della salute che lavorano in trincea, faremo di tutto, con i sindacati che lo vorranno, per garantire tutela ai medici e migliorare lo stato della sicurezza lavorativa – conclude Abbaticchio – Non ci si può lamentare se tanti giovani medici abbandonano il servizio sanitario pubblico per scegliere il privato o l’estero per poter lavorare con stipendi adeguati e tutele in termini di sicurezza anche ambientale».

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25 Agosto 2024

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