Da inizio anno 50 interventi delle Forze dell’Ordine per aggressioni all’ospedale napoletano presente al convegno alla Camera dei Deputati insieme ad altri tre grandi ospedali italiani
Napoli – In occasione del convegno promosso alla Camera dei Deputati da Giorgio Mulè, Vice Presidente della Camera, l’Ospedale napoletano Cardarelli ha animato il dibattito sull’aggressione a medici, personale sanitario ed infermieri. Oltre al Direttore Generale del Cardarelli ed al Sottosegretario del Ministero della Salute Marcello Gemmato hanno partecipato al convegno anche i Direttori Generali del Niguarda di Milano, del Sant’Andrea di Roma, della Città della Salute di Torino ed Alessandro Giuliano, capo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.
Nel corso del convegno ha detto Filomena Liccardi – direttore del Pronto Soccorso del Cardarelli – “E’ indispensabile rompere la solitudine in cui si viene a trovare il personale sanitario a seguito di un’aggressione. Al momento infatti, l’aggredito si trova a dover denunciare in prima persona per poter dare maggiore peso all’evento; deve pagare di tasca propria la consulenza legale; vive la paura di ripercussioni ulteriori ai propri danni e dei propri familiari per la denuncia fatta. Come operatori sanitari chiediamo una maggiore tutela, rivendicando il nostro diritto di lavoratori a non dover essere vittime di violenza a causa del lavoro che svolgiamo”.
La discussione ha evidenziato come le aggressioni ai sanitari siano un fenomeno che accomuna tutti gli ospedali italiani e come vi sia stato un incremento delle violenze a danno di medici ed infermieri dopo la pandemia. Dall’inizio del 2023 le Forze dell’Ordine sono intervenute in 50 occasioni presso il Cardarelli per gestire situazioni di aggressione a danno degli operatori. In 26 casi l’intervento si è verificato presso il Pronto Soccorso, mentre nelle restanti 24 occasioni sono state chiamate per criticità verificatisi presso i reparti.
Il Cardarelli proprio in questi giorni ha avviato un protocollo interno che prevede la denuncia anche anonima da parte dei sanitari per episodi di violenza o aggressioni anche solo verbali, subite durante il proprio lavoro. Il percorso prevede anche uno specifico supporto psicologico a in favore del personale aggredito.
Ha detto Antonio d’Amore, Direttore Generale del Cardarelli e Vice Presidente FIASO, “Come Direttori Generali chiediamo di essere messi nella condizione di poter stare più vicino ai nostri colleghi aggrediti, per poter garantire loro maggior supporto. Occorre prevedere un coinvolgimento diretto delle organizzazioni presso cui lavorano i medici e gli infermieri aggrediti permettendoci di affiancarli nelle denunce. La concreta tutela del Sistema Sanitario Nazionale passa anche attraverso una maggiore garanzia di sicurezza per medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari“.
Aggressioni agli operatori sanitari, la testimonianza del Cardarelli alla Camera dei Deputati
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