Guglielmo Mastrogiovanni, segretario regionale della Filcams Cgil Campania, proclama lo stato di agitazione in Anm: “Ci riserviamo di proclamare lo sciopero”
Riconoscimento dei buoni pasto e dei superminimi individuali, problemi in merito all’organizzazione del lavoro e all’andamento dell’appalto e sicurezza sui luoghi di lavoro. Questi i punti all’ordine delle assemblee retribuite di tre ore che le organizzazioni sindacali hanno indetto a partire da domani presso i depositi dell’Anm.
La situazione è incandescente e Guglielmo Mastrogiovanni, segretario regionale della Filcams Cgil Campania, proclama lo stato di agitazione per “tutelare la dignità degli addetti alle pulizie che storicamente lavorano in subappalto presso Anm”.
«La FIlcams Cgil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, avvierà una serie di assemblee dal 14 maggio su tutti i depositi ANM distribuite su diverse fasce orarie e si riserva di proclamare giornate di sciopero con, purtroppo, inevitabili disagi e disservizi nel trasporto pubblico» dichiara Mastrogiovanni.
In effetti i disagi ci sarebbero considerando che in questo periodo, grazie al Maggio dei Monumenti, la città è stracolma di turisti.
«Consapevoli delle difficoltà che creeremo all’utenza e alla città ci auspichiamo un intervento deciso della Prefettura e della dirigenza ANM – continua il segretario regionale della Filcams Cgil Campania – I lavoratori non sono matricole, va rispettata la loro dignità, i loro diritti e tutte le tutele in materia di sicurezza sul lavoro e per un salario sicuro e certo».
Nella nota diffusa dalla Filcams Cgil Campania si legge che le organizzazioni sindacali sono state informate che alcuni dipendenti che lavorano in subappalto presso Anm, a causa del mancato funzionamento del tunnel di lavaggio, sarebbero costretti ad operare a mano il lavaggio esterno degli autobus, senza adeguati DPI ed in assenza di adeguate postazioni. Inoltre i dipendenti addetti al rifornimento (metano) opererebbero in assenza di adeguata formazione mettendo a rischio, sia l’incolumità degli stessi dipendenti, di terzi e delle strutture di proprietà della committente.