Salvatore Cimmino, presidente dell’associazione Autismo Campania Onlus: “Bisogna creare una comunità educante scevra da ogni pregiudizio per andare oltre la diagnosi”
Napoli. «Autismo Campania Onlus è nata nel 2018 e fin dal primo momento è stata impegnata, in prima linea, a sostenere le famiglie dalla prima diagnosi fornendo loro tutte le informazioni e mezzi necessari (anche assistenza legale gratuita), per tutelare i diritti dei loro cari. Inoltre siamo impegnati in diverse attività progettuali, anche su diversi territori della nostra regione, con l’obiettivo di creare una comunità educante scevra da ogni pregiudizio che sappia andare oltre la diagnosi».
Queste le parole di Salvatore Cimmino, presidente dell’associazione Autismo Campania Onlus e papà di Samuele, uno straordinario bambino autistico di 11 anni. Salvatore risiede ad Afragola, ha 46 anni ed è impegnato sul territorio da oltre sette anni per sostenere le famiglie che hanno incontrato l’autismo sulla loro strada.
L’autismo, o disturbo dello spettro autistico, è una neurodivergenza quindi una condizione che rappresenta uno stato dell’essere della persona autistica. Sostanzialmente questo disturbo è caratterizzato dalla compromissione di tre grandi aree dello sviluppo che costituiscono la triade del comportamento autistico: area dell’interazione sociale, area della comunicazione ed area dei movimenti e degli interessi.
«I bambini e gli adulti che presentano tali caratteristiche possono essere tranquillamente definiti autistici e non, come spesso definiti erroneamente ed ostinatamente “speciali” – afferma Salvatore Cimmino – Come ci ricorda il professor Gallo non dobbiamo mai dimenticare che le parole non sono neutre e che il ricorso ad un termine così potente di fatto contribuisce a rimarcare l’esistenza di un noi (i normali) e di un loro (gli speciali)».
«Purtroppo la situazione attuale è ancora critica, ad oggi le famiglie molto spesso sono lasciate sole in balia della burocrazia, che oserei definire “burofollia”, con la disperazione che nasce dalla consapevolezza che ci sono liste di attesa di anni per i centri convenzionati, docenti di sostegno che quasi sempre non hanno una specializzazione specifica, risorse messe a disposizione dai vari enti che molto spesso non rispettano il reale fabbisogno della persona autistica» dichiara il presidente di Autismo Campania Onlus.
«Le istituzioni non devono fare altro che mettere in atto quello che è già previsto dalla normativa vigente: lavorare in sinergie con le altre realtà affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità – continua Cimmino – Si predisponga un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92 e legge n. 328/00)”, attraverso le quali creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata, massimizzando così i benefici effetti degli stessi e riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni del beneficiario».
Foto: Fornita da Associazione Autismo Campania Onlus