Morti autonomia

La segretaria confederale Uil, Ivana Veronese: “Diritto all’istruzione, alla salute, alla sicurezza ed al lavoro non devono essere oggetto di autonomia differenziata”

«L’approvazione, seppur in Commissione affari costituzionali del Senato, del Disegno di Legge sull’autonomia differenziata non è un buon presagio». Queste le parole della segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

«Si tratta, infatti, di una legge che non contrasta le disuguaglianze nel Paese, ma al contrario rischia di accentuarle, fino ad arrivare vicino alla “disgregazione” del nostro già fragile Stato nazionale. Non ci possiamo permettere che i diritti di cittadinanza siano garantiti a seconda della zona geografica in cui si nasce o si vive».

«Per noi ci sono diritti fondamentali delle persone che non possono e non devono essere oggetto di autonomia differenziata: ci riferiamo al diritto all’istruzione, al diritto alla salute e sicurezza, al diritto al lavoro – continua Veronese – Crediamo poi che, prima di parlare di autonomia differenziata, si debba fare ogni sforzo per porre sullo stesso piano tutti i territori, con investimenti infrastrutturali e con risorse per assicurare i diritti civili e sociali in ogni parte del Paese: dal Nord al Sud, dalle aree urbane alle aree interne».

Morti autonomia

www.impresaitaliana.net

Foto: sito della Uil

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