Massimo Blasi, segretario confederale Cisal, ha partecipato all’audizione presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato
Roma. “Si confida che venga reso strutturale il taglio dell’IRPEF e del cuneo contributivo, per il quale va previsto un décalage per i redditi immediatamente a ridosso dei 36.000 euro; misure, queste, ritenute da noi fondamentali per tutelare lavoratori e pensionati, anche perché resta critica, in Italia, una forte emergenza salariale; alla stessa si dovrà far fronte anche assicurando una ampia defiscalizzazione di ogni forma di salario accessorio”.
Così Massimo Blasi, segretario confederale Cisal, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029.
In particolare, per la Cisal, “va riaffermato il principio che crescita e produttività non possono fondarsi su politiche di moderazione salariale” e “servono, inoltre, risorse aggiuntive nel pubblico impiego specialmente per Enti Locali e, in particolare, per la Scuola” su cui Blasi ha chiesto “il rifinanziamento, da operare al di fuori del perimetro della contrattazione sindacale, di alcune misure già adottate nell’ultima Legge di Bilancio, anche al fine di sradicare in via definitiva l’ampio precariato che insiste in questo ambito”.
Per la Cisal infine “restano fondamentali le politiche a sostegno della genitorialità, per contrastare gli effetti negativi che l’emergenza demografica esplica in tante direzioni, prime tra tutte quella previdenziale”.
4 Ottobre 2024