Parla un cittadino che abita nel centro storico a Napoli: “C’è qualcosa che non va, denunciamo parcheggiatori abusivi alle autorità e non risolviamo nulla. Poi chiamiamo Borrelli e scappano”
Napoli. «Come è possibile che anche con dieci denunce questi personaggi continuano a fare il bello ed il cattivo tempo per le strade della città? Al centro di Napoli è una giungla, arrivano a chiedere anche 5 euro per la sosta di un’auto. Denunciamo alle autorità e non succede nulla, il giorno dopo sono di nuovo li. Chiamiamo al deputato Borrelli e i parcheggiatori abusivi scappano. C’è qualcosa che non va nel sistema che dovrebbe tutelare i cittadini».
A parlare è un signore distinto di cui eviteremo di scrivere il nome per tutelarlo, abita nel cuore di Napoli, ha 60 anni e tra poco andrà in pensione. Qualche volta ha preso di petto qualche parcheggiatore abusivo che voleva estorcergli denaro e gli è andata bene ma ultimamente si è stancato di segnalare alle forze dell’ordine e contatta direttamente l’onorevole Francesco Emilio Borrelli.
«Sia chiaro, io non me la prendo con la Polizia Municipale o con Carabinieri e Polizia. La colpa non è neanche loro. Fanno il loro lavoro, fanno il verbale, fanno la denuncia e poi? E’ il sistema che va cambiato, queste persone pretendono soldi dai cittadini, sono in combutta con la criminalità organizzata, rigano le auto a chi non gli da i soldi – continua il cittadino napoletano – La situazione ci sta sfuggendo di mano».
«A Napoli serve maggiore controllo per le strade della città, è normale che un parlamentare della Repubblica debba fare quello che fa Borrelli? Io credo di no, certo è ammirabile perché si batte in trincea ma chiediamoci se è normale. Io non penso, eppure lo stimo perché rappresenta quei cittadini perbene che sono stanchi, e vittime, di questa situazione che subiscono ormai da tempo immemore – conclude il cittadino partenopeo – Serve una legge più severa, capisco che le carceri sono piene etc etc ma serve una legge più severa. Queste persone fanno estorsioni, lo Stato difenda i cittadini».
