Alliata

Giorgio Alliata di Montereale: “Varie CCIE hanno lavorato nella promozione internazionale di aziende e soluzioni tecnologie delle più svariate per fornire energie rinnovabili anche nel settore della mobilità sostenibile”

Roma. “L’invasione dell’Ucraina ha dato vita al riassetto delle filiere internazionali delle forniture, alla revisione della politica energetica ed industriale europea ed italiana. l’Europa ha dato vita al EU RePower per sostenere in tempi rapidi il sistema produttivo, la sicurezza energetica e l’approvvigionamento delle materie prime critiche”. Così Giorgio Alliata di Montereale, presidente CCIE Buenos Aires, nel suo intervento all’incontro “Lavorare insieme al futuro: le Camere di commercio italiane all’estero nel mondo” organizzato da Assocamerestero presso la Camera dei Deputati.

“EU RePower sosterrà gli investimenti tecnologici, il risparmio energetico, l’accelerazione dell’uso delle energie rinnovabili, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento ed il finanziamento di istallazioni/infrastrutture per gas (GNL).EU RePower ha incluso Gas e Nucleare nelle fonti di transizione, promuovendo anche la produzione e l’uso dell’idrogeno e biometano. Cosa l’Italia può fare e come le CCIE possono essere di supporto?” dice Alliata.

“Varie CCIE hanno lavorato nella promozione internazionale di aziende e soluzioni tecnologie delle più svariate per fornire energie rinnovabili anche nel settore della mobilità sostenibile. Molti dei paesi in cui operano le CCIE sono ricchi di materie prime e di fonti energetiche, come il Sud America o l’Africa, e dunque è necessario promuovere alleanze strategiche è possibile promuovere la costituzione di filiere lunghe a partire dalle tecnologie di punta italiane. Il gas è la fonte energetica di base per eccellenza, sia per le riserve disponibili che per le tecnologie sono già disponibili” continua.

“Esempi progetti CCIE: CCI in Argentina e la CCI di Houston: progetto di “business integration tra PMI italiane e di Vaca Muerta”. CCI in Mozambico: sostenendo con le proprie attività il “Piano Mattei per l’Africa” che più avanti si commenterà. L’idrogeno ha un gradissimo potenziale per le industrie “heavy consumer” e per il trasporto pesante, pur se ancora con problemi di produzione più sostenibili e di efficienza e disponibilità in tutta la filiera della fornitura; su detti temi stanno lavorando intensamente le CCIE in Germania” afferma Alliata.

“Approvvigionamento Materie prime critiche per la transizione energetica: molti paesi in cui operano le CCIE dispongono di grandi risorse naturali come il Sud America o l’Africa, e sono “amici” dell’Italia. Le CCIE possono favorire i rapporti con i governi locali, con le imprese produttrici, identificare partners commerciali o progetti con cui associarsi o investire, basta far l’esempio del Litio o di altri minerali industriali, dove alcune CCI in Argentina, Brasile, Peru, Sudafrica hanno sviluppato progetti specifici. La CCIE di Tel Aviv lavora da anni in progetti di start-up e business integration- per potenziare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie per la produzione che siano più sostenibili, efficienti e che apportino maggiore competitività al nostro sistema” conclude Giorgio Alliata di Montereale.

www.impresaitaliana.net

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