Faisa Cisal non sottoscrive accordo nazionale su scioperi nel periodo del Giubileo

Faisa Cisal chiarisce: “Assolutamente favorevoli al positivo svolgimento dell’anno Giubilare e di altri eventi internazionali”

Roma. «Assolutamente favorevoli al positivo svolgimento sia dell’anno Giubilare che di qualsiasi altro evento di rilievo internazionale che implichi partecipanti da tutto il mondo dando lustro e producendo ricchezza per il nostro Paese. Purtroppo in questo specifico caso è necessario avere una visione più generale di un tema cruciale, quello del diritto allo sciopero e della sua regolamentazione, che riguarda non solo i diritti di chi lavora, ma anche il modo in cui scegliamo di gestire sia la quotidianità sia eventi di portata mondiale, come il Giubileo».

Questo un passaggio della nota diffusa da Faisa Cisal al termine dell’incontro tra le segreterie nazionali confederali e di federazione del trasporto pubblico locale, del personale infermieristico, della polizia locale e dell’igiene ambientale e le rispettive associazioni datoriali presso la Commissione di Garanzia sugli scioperi alla presenza della Presidenza del Consiglio, del Ministero dei Trasporti, del Ministero dell’Interno, del Ministero della Salute, del Comune di Roma Capitale e del Commissario Straordinario per il Giubileo.

Obiettivo dell’incontro era la sottoscrizione del “Protocollo d’Intesa sulle regole di svolgimento del conflitto sindacale” che, secondo l’associazione sindacale, si concretava in un aumento delle giornate di franchigia nelle quali non è possibili proclamare azioni di sciopero dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026.

«Il Protocollo d’Intesa proposto non è per noi condivisibile e, pertanto, non sottoscrivibile poiché lo riteniamo mancante di un metodo complessivo di valutazione, intempestivo rispetto alla portata organizzativa del tema e, non ultimo, mancante di rispetto nei confronti del personale che ogni giorno, tra innumerevoli difficoltà irrisolte, garantisce i servizi essenziali per questo Paese – si legge nella nota di Faisa Cisal – Non si può pensare di risolvere i problemi semplicemente riducendo gli spazi di manifestazione del conflitto, imponendo restrizioni straordinarie al diritto di sciopero. Questo approccio è miope e inefficace, perché non affronta le vere problematiche all’origine del dissenso da parte del personale del Trasporto Pubblico Locale».

«C’è un tema aperto, enorme, che riguarda i rinnovi del contratto nazionale di lavoro, la mancanza di personale e la sicurezza. Tutte questioni già difficili oggi, che con l’arrivo di milioni di persone in più rischiano di aggravarsi ulteriormente. Ignorare queste realtà significa tradire la fiducia di chi ogni giorno si impegna per far funzionare il sistema. Il richiamo alla responsabilità, che pure riconosciamo come doveroso, deve essere reciproco – conclude Faisa Cisal – Non possiamo accettare che si chieda responsabilità ai lavoratori senza offrire loro garanzie che si devono tradurre in azioni concrete: contratti rinnovati, sicurezza garantita, condizioni di lavoro dignitose».

Faisa Cisal non sottoscrive accordo nazionale su scioperi nel periodo del Giubileo

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Faisa Cisal non sottoscrive accordo nazionale su scioperi nel periodo del Giubileo

Foto: Faisa Cisal (presidio sciopero 2019)

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