Caos tra gli addetti alle pulizie che rivendicano regole certe e dignità per tutti coloro che lavorano con le ditte in subappalto presso l’Università Federico II di Napoli
Napoli. Condizioni salariali inique tra lavoratori dello stesso appalto. Questo lamentano le organizzazioni sindacali che il 21 maggio scorso hanno tenuto un incontro in Prefettura per discutere delle problematiche sollevate da coloro che lavorano con le ditte che hanno vinto l’appalto delle pulizie presso l’Università Federico II di Napoli.
«È deplorevole l’atteggiamento delle società consorziate che si sono sottratte all’incontro promosso dalla Prefettura di Napoli, il massimo organismo istituzionale della nostra città. Aziende che illegittimamente senza remore in spregio al rispetto delle istituzioni e delle corrette relazioni sindacali applicano condizioni salariali inique tra lavoratori dello stesso appalto» afferma Guglielmo Mastrogiovanni, segretario regionale della Filcams Cgil Campania.
«Sono stati premiati quei lavoratori che sono stati indotti a sottoscrivere nel cambio appalto un contratto da socio lavoratore da quelli che non hanno accettato e hanno preteso i loro diritti sottoscrivendo un contratto subordinato da lavoratori dipendenti così come recita l’articolo 4 del CCNL Multiservizi» continua il sindacalista della Filcams Cgil Campania.
Filcams Cgil Campania parla di “ricatti e di soprusi e lamenta che le aziende andrebbero ad imporre le loro leggi ai lavoratori e per questo chiede l’intervento della direzione universitaria presente all’incontro in Prefettura”.
«Il 28 maggio sciopereremo nelle principali strutture universitarie della Federico II di Napoli
Continueremo a lottare come Filcams Cgil affinché negli appalti e nei subappalti vengano applicate regole certe e diritti e dignità per tutti i lavoratori delle pulizie» conclude Guglielmo Mastrogiovanni.
