Cristiano Franceschini è il Direttore del Musma, Museo di Simbologia Massonica di Firenze in cui ha voluto rappresentare la storia della massoneria attraverso gli oggetti
«Ho iniziato 50 anni fa, con i souvenir che venivano regalati durante le tenute massoniche. Così ho cercato certificati, diplomi, passaporti e tutto ciò che rappresenta un po’ la storia della massoneria. Il Museo di Simbologia Massonica, il Musma, si trova in via dell’Orto 7 a Firenze, vicino piazza del Carmine. Circa 300 metri quadri di spazio in cui sono esposti oltre 10 mila oggetti massonici».
Cristiano Franceschini ha 71 anni, un passato da agente di commercio, sia in servizi di trasporto che nel settore dell’abbigliamento, ed è il direttore del Musma di Firenze. E’ in massoneria da 50 anni, anche se dice di non avere particolari ruoli definendosi un fratello tra i fratelli, la sua famiglia è in questa organizzazione dal 1919. La passione per gli oggetti massonici nasce dalla volontà di ripercorrere la storia della massoneria ed è così che nel Musma si trovano oggetti, grembiuli e documenti risalenti anche al 1700. Tanti oggetti interessanti tra cui ricami, disegni colorati a mano su pelle e seta della fine del ‘700 ed i primi anni del 1800.
«La massoneria è un’istituzione in cui si entra per imparare, sviluppare la conoscenza di se stesso e migliorare il mondo che ci circonda che trae un beneficio dall’esempio e da modo di fare di ognuno di noi» dice Franceschini.
Nel Musma si trovano oggetti di importante valore artistico, frutto di un lavoro manuale minuzioso, con oltre 1500 grembiuli risalenti anche al 1700: “Il più bello è quello del periodo di Napoleone Primo”.
La mission del Museo è raccogliere in un unico punto oggetti, documenti etc, sia di tipo rituale che non, per apprezzare la variazione degli stessi nel tempo.
«Questo è interessante sia dal punto di vista tecnico, per chi nella massoneria, sia per chi non ne fa parte, utile per vedere cosa c’è all’interno della massoneria» continua Cristiano Franceschini che è nella Gran Loggia d’Italia da sempre, come la sua famiglia.
Il Grande Oriente d’Italia è numericamente la più grande organizzazione italiana di massoneria. Ma la massoneria non è unica, è un sole con tanti raggi ed il Grande Oriente è uno di questi raggi. Ma cos’è la massoneria e perché negli anni pensando ad essa la mente richiama al mondo dell’occulto?
«Migliorare se stessi per migliorare la società, questo è lo spirito della massoneria ed il termine occulto è inappropriato, usato dal mondo esterno – dice Franceschini, Direttore del Musma – Il famoso segreto della Massoneria è semplicemente il sistema di lavoro trasmesso in via orale dai fratelli più anziani a quelli più giovani. Questa segretezza la si può trovare in un’assemblea di condominio o di una società economica. La segretezza, dunque, riguarda il sistema di lavoro non l’organizzazione infatti c’è un museo aperto al pubblico».
Cristiano Franceschini dice di essere entrato in massoneria per fare contento il babbo ed il nonno, quando si è giovani non si ha una particolare cognizione. Poi ciò che ha trovato gli è piaciuto e ci è rimasto per 50 anni.
«Tanti giovani vengono a chiedermi come si entra nella massoneria, c’è molto interesse dall’esterno in questo momento. Il mondo attuale esterno non ha più nessun valore da offrire ai ragazzi – conclude il Direttore del Musma – Valori, discussioni, amicizie e sentimenti di fraternità che ci sono nella massoneria nel mondo esterno non ci sono più. Questo vuoto di valori nella società sta spingendo tanti ad interessarsi di un’organizzazione che esiste da sempre e che è conosciuta per lo schema di valori che la caratterizza».
Firenze. Musma, Franceschini: “Massoneria per conoscere se stessi e migliorare ciò che ci circonda”