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Vecchione&Partners ci spiega i rimedi disponibili per i franchisee, tra cui l’azione presso l’AGCM e le possibilità di azione risarcitoria individuale o collettiva

Spesso capita che il rapporto di affiliazione tra franchisor e franchisee sia sbilanciato perché sin da subito si determina una posizione di preminenza quasi assoluta nei confronti del franchisee. Costi per l’ingresso nella rete di affiliazione, o perdite irrecuperabili in caso di uscita, sono solo alcuni dei casi più frequenti che fanno accendere un campanello di allarme in merito al rapporto di affiliazione.

Ma cosa fare quando si palesa un eccessivo squilibrio delle posizioni contrattuali tra franchisor e franchisee? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Rosaria Tuccillo (in foto), consulente giuridico d’impresa di Vecchione&Partners, insegna fondata dal dottor Vittorio Vecchione che da anni si occupa di Consulenza Direzionale per le Pmi di tutta Italia.

Quali sono i principali costi d’ingresso che i franchisee affrontano al momento dell’affiliazione?
L’adesione alla rete in franchising costituisce una scelta imprenditoriale delicata e consapevole per l’affiliato, che si trova a dover sostenere costi particolari per l’apertura di un’attività in franchising, come le entry fees e le royalties.

Come si può manifestare squilibrio delle posizioni contrattuali?
L’asimmetria contrattuale è tipica dei rapporti di franchising, ove l’affiliante detiene una posizione di preminenza assoluta sia nella fase di instaurazione del rapporto sia in quella di scioglimento. Ciò accade con la previsione nel contratto di affiliazione di condizioni eccessivamente onerose per l’affiliato, o ancora di una facoltà di modifica unilaterale delle condizioni da parte del franchisor.

Quali sono i rimedi a disposizione dell’affiliato?
In primis, la verifica del rispetto delle informazioni precontrattuali fornite dal franchisor prima della sottoscrizione del contratto e poi la possibilità di segnalazione all’AGCM con apertura di un procedimento, che può portare all’accertamento con sanzione o alla chiusura con impegni vincolanti o, ancora, un’azione e risarcitoria individuale o collettiva contro il franchisor.

La Consulenza Direzionale in che modo supporta il cliente?
La Consulenza Direzionale, che sia rivolta al franchisor o al franchisee, rappresenta un valido strumento di supporto nel corso di tutto il rapporto di affiliazione, garantendo una visione d’insieme sia sui rischi che si corrono, sia sulle soluzioni tecniche che i professionisti di Vecchione&Partners propongono, frutto di tanti anni di esperienza nel mondo delle imprese e di standard professionali confermati dai risultati ottenuti.

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www.impresaitaliana.net

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