Il Direttore di Spazio Napoli, Pasquale Giacometti, non ha dubbi ed esprime soddisfazione per la nomina di Mauro Meluso come Direttore Sportivo della SSC Napoli
«Mauro Meluso è un uomo che viene dalla gavetta e le esperienze pregresse l’hanno forgiato. È passato da piazze difficili ed esigenti come Foggia, Pisa e Lecce. A La Spezia ha compiuto il suo capolavoro, portando il club ligure in Serie A e conquistando un’insperata salvezza. Un uomo del Sud, legatissimo alla famiglia, che oggi, con l’occasione di lavorare al Napoli, raccoglie quanto seminato in un’intera vita da grande professionista». Così il Direttore di Spazio Napoli, Pasquale Giacometti, che commenta la notizia della settimana lanciata dal patron del Napoli, Aurelio De Laurentis.
«Come tutti i direttori sportivi, Giuntoli e Meluso hanno similitudini e differenze. Il primo ha 51 anni, il secondo 58, ma entrambi hanno da sempre la caratteristica di essere uomini di campo, al fianco dell’allenatore e della squadra ogni giorno e in ogni allenamento. Meluso ha da sempre vissuto il lavoro di direttore sportivo girando i vari stadi alla ricerca di talenti, soprattutto giovani e poco conosciuti» afferma Giacometti.
«Forse caratteristica che Giuntoli ha perso nel corso del tempo, o meglio, delegando sempre più ai suoi collaboratori. Nel Napoli, inoltre, lavorano due assi dello scouting come Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, che di certo agevoleranno e aiuteranno lo stesso Meluso nel compito che fino a qualche giorno fa è stato di Giuntoli» continua il direttore di Spazio Napoli.
Quali le differenze tra Giuntoli e Meluso?
«Forse la differenza più evidente tra i due è rappresentata dal modo in cui sono approdati al Napoli: entrambi poco conosciuti al grande pubblico, con Giuntoli che aveva portato il Carpi in Serie A, continuando in azzurro il suo percorso di crescita. Meluso è invece fermo da circa due anni, nel corso dei quali non ha smesso di aggiornarsi: ha viaggiato tanto in Francia e Sudamerica, stringendo contatti e osservando calciatori. Non mi sorprenderebbe se in futuro (o già in questa sessione di mercato) portasse al Napoli calciatori proprio dai paesi da lui frequentati di recente, magari anche giovanissimi da inserire e far crescere nel settore giovanile».
«Una delle grandi qualità di De Laurentiis è saper scegliere i suoi più stretti collaboratori. Ha sicuramente avuto più incontri, ma Meluso l’ha colpito per la sua capacità di adattamento – dice Giacometti – Nel Napoli, il ds., troverà una struttura già pronta in cui dovrà essere bravo a sapersi inserire e, probabilmente, De Laurentiis ha visto in lui l’uomo giusto per prendere il posto di Giuntoli. Anche dal punto di vista caratteriale Mauro Meluso è la persona adatta per avere la giusta simbiosi con il presidente azzurro: dedito al lavoro, poco interessato ai riflettori e alle luci della ribalta. Ciò che conta per lui è solo lavorare bene».
«Ho avuto il piacere di conoscere Mauro Meluso anni fa a una gara del Napoli Primavera a Sant’Antimo, a cui era venuto ad assistere per osservare i talenti azzurri – conclude il direttore di Spazio Napoli – In quel Napoli giocavano da appena diciottenni Gaetano, Zerbin e Zanoli, tre calciatori dell’attuale squadra campione d’Italia. Il fatto di spendersi in prima persona per la ricerca di nuovi calciatori è una qualità che ritengo decisamente apprezzabile. Sono convinto che idee e intenti della proprietà si sposino alla perfezione con il modo di lavorare del d.s. E quando le volontà convergono, il lavoro prodotto non può che essere di alta qualità».