Inceneritore di Acerra. La presidente dell’Associazione “Le Mamme di Miriam”, Antonietta Moccia: “Siamo stanchi, abbiate cuore. Non la daremo vinta alla Regione Campania”
«Miriam è mia figlia, oggi 17enne, ed a 5 anni le è stato diagnosticato un medulloblastoma infantile che colpisce un bambino su un milione di abitanti. Ad Acerra siamo 50 mila persone e di casi certi di medulloblastoma, purtroppo, ne ho conosciuti quattro». Arrabbiata, delusa ma decisa ad andare avanti. Così si presenta Antonietta Moccia, Presidente dell’Associazione Le Mamme di Miriam, che sarà presente al corteo contro la quarta linea dell’inceneritore di Acerra che si terrà oggi pomeriggio alle 16:30 in Piazza Duomo ad Acerra.
«Noi ci battiamo affinché non succeda a nessun bambino ciò che è successo a mia figlia che ancora oggi porta le tracce di quel maledetto mostro – dice Antonietta – Mia figlia a distanza di dieci anni ha ancora problemi fisici anche se il mostro è stato sconfitto».
«Ci aspettiamo che si blocchi l’ampliamento dell’inceneritore, tutti i giorni ci sono madri che piangono i loro figli e figli che piangono i genitori – continua la Presidente dell’Associazione Le Mamme di Miriam – Nelle ultime settimane due ragazzi, uno di 18 ed uno di 20 anni, morti con la stessa malattia. Nel 2023 si dovrebbe parlare della dismissione dell’inceneritore e non dell’ampliamento. Abbiate cuore, noi siamo stanchi. Non vogliamo perdere i nostri figli, c’è chi li ha persi e chi sta ancora lottando come me».
«Siamo allarmati ed arrabbiati, la Regione Campania ora non deve averla vinta. Mi batterò con ogni forza» conclude Antonietta Moccia che con la sua associazione lotta ogni giorno per tutelare l’ambiente.
«Siamo diventate sentinelle del territorio, giriamo per le campagne di Acerra e denunciamo continuamente sversamenti e reati ambientali – continua – Ci occupiamo anche di sociale, facciamo laboratori in piazza con i bambini educandoli al riciclo».