L’inflazione a dicembre aumenta dell’1,3% con ricadute di 409,5 euro annui a famiglia
«Stangata che si abbatterà su una situazione già compromessa dai continui rincari registrati negli ultimi anni, che hanno determinato modifiche nelle abitudini di consumo e rinunce importanti da parte delle famiglie. In assenza di misure adeguate a contrastare i nuovi aumenti e a sostenere le famiglie, questo andamento non farà altro che accrescere difficoltà, disagio e disuguaglianze».
Così in una nota la Federconsumatori, primaria associazione impegnata nella tutela dei consumatori, che con il suo Osservatorio Nazionale (O.N.F.) ha stimato l’incidenza dell’inflazione su una famiglia media: +409,5 euro annui. Secondo l’Istat l’inflazione a dicembre è aumentata dell’1,3% e questo sarebbe dovuto alla mancata discesa dei prezzi dei beni energetici.
«Sulla base di tali tendenze, che rischiano di spingere ulteriormente al rialzo i prezzi, il nostro Osservatorio ha stimato per il 2025 una stangata di +914,04 euro annui a famiglia» scrive Federconsumatori che propone al Governo misure serie ed incisive da adottare:
- la promessa e mai realizzata riforma e degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale);
- la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare;
- la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
- lo stanziamento di maggiori risorse per la sanità pubblica;
- l’avvio di misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, prima di tutto attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.