Con il lavoro agile è serve maggiore chiarezza e distinzione tra fasce di contattabilità e fasce di connessione
Roma. «È giunto il momento di risolvere alcune criticità legate alla diffusione dello smartworking che sono emerse dalle esperienze in atto”. Lo scrive in una nota il Segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro secondo cui «un primo aspetto riguarda il fatto che il lavoratore deve avere la possibilità di organizzare la propria prestazione distinguendo tra il tempo dedicato all’attività istruttoria delle pratiche e quello impegnato nel contatto diretto con il proprio superiore o i colleghi, in molti casi, infatti, questa distinzione non viene rispettata, creando difficoltà ad una corretta e razionale organizzazione dei tempi di lavoro».
«Sarà utile che i contratti lavorativi specifichino in modo più netto la differenziazione tra fasce di contattabilità e fasce di connessione – continua Cavallaro – Al tempo stesso deve restare chiaro che il principio che l’autonomia organizzativa del dipendente non fa venire meno la natura subordinata del rapporto di lavoro: il che significa che il datore di lavoro resta obbligato a fornire a lavoratrici e lavoratori precise linee guida circa gli obiettivi e le modalità operative per perseguirli, che devono, a loro volta, essere compatibili con i tempi di lavoro e gli strumenti assegnati».
29/07/2024