Una giornata intera di formazione sulle lesioni della mano si è tenuta questa mattina al Cardarelli con professionisti arrivati da tutta Italia
Napoli. «L’Inail ha scelto il Cardarelli per l’aggiornamento interdisciplinare dei suoi medici, fisioterapisti ed infermieri non solo perché è uno degli ospedali più grandi d’Italia ma perché è una realtà dotata di un’unità operativa complessa di riabilitazione specialistica che ha tutte le professionalità al suo interno e una tradizione consolidata nell’assistenza, con grandi numeri e un know-how correlato anche all’emergenza in grado di fornire buone prassi agli specialisti Inail e, di riflesso, cure appropriate ai cittadini».
Così Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli, che questa mattina ha ospitato 100 medici provenienti da tutta Italia per una giornata di formazione sulle lesioni della mano. Medici, fisiatri, infermieri, fisioterapisti e terapisti sono arrivati a Napoli dalle 198 sedi dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
Dopo i saluti istituzionali in aula Mediterraneo di Patrizio Rossi, sovrintendente sanitario centrale dell’Istituto, e Giovanni Iolascon, nuovo presidente della Società italiana di Medicina fisica e riabilitativa (Simfer) è iniziata la giornata di formazione che è stata organizzata dall’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione e specialistica del Cardarelli diretta dal dottor Massimo Costa che con i suoi 65 professionisti svolge ogni anno 5 mila consulenze in media con 20 posti letto ad alto tasso di occupazione.
Infine nel pomeriggio si è tenuta una sessione pratica con la simulazione delle procedure per tutori ed ortesi al Centro di Biotecnologie del Cardarelli che quest’anno ha anche collaborato alla partenza del primo corso di laurea in Terapia occupazionale presso la Federico II di Napoli.