Secondo la deputata del Movimento 5 Stelle è una scelta folle voler implementare l’inceneritore di Acerra
Roma. “L’attuale gestione dei rifiuti da parte della Regione Campania è lontana anni luce dai macro-obiettivi del programma nazionale per la gestione rifiuti. Per questo abbiamo chiesto l’intervento dei poteri di vigilanza previsto dall’art. 206 bis del testo unico ambiente”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle Carmela Auriemma, a margine della interpellanza urgente discussa stamani in Aula sulla linea 4 dell’inceneritore di Acerra.
“Ciò che accade in Campania – spiega la Auriemma – regione in cui la percentuale di raccolta differenziata è ferma da sette anni al 53% e quella dei rifiuti, dal 2020, è aumentata del 3%, è la dimostrazione plastica di quanto un inceneritore affossi la raccolta differenziata e con essa gli obiettivi dell’economia circolare. Già solo questo basterebbe a stigmatizzare le gestione campana dei rifiuti” continua Auriemma.
“Ma ancora più assurda è la recente decisione di destinare gli oltre 27 milioni di euro ricavati dagli extra-profitti della vendita di energia, per ampliare l’inceneritore. De Luca investe in fonti fossili invece di adottare misure volte alla riduzione dei rifiuti e intervenire sulla qualità dell’aria che è pessima come attestato dai continui sforamenti delle centraline ARPAC. Dopo 15 anni dall’accensione di quell’impianto – conclude la deputata – è necessario adottare subito un piano di dismissioni e misure urgente a tutela di migliaia di cittadini”.