malattia breve

Lo Smi ed il Confsal hanno richiesto un incontro al Ministro del Lavoro ed al Presidente dell’Inps per affrontare il tema della certificazione della malattia breve dei pazienti

Roma. «Abbiamo scritto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Elvira Calderone e al Presidente dell’INPS Gabriele Fava, per avviare un confronto affinché si definiscano norme che consentano la modalità di televisita  per la certificazione di malattia breve dei pazienti» così Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale Confsal Pina Onotri, Segretario Generale  Sindacato Medici Italiani rendono pubbliche le lettere inviate.

«Intendiamo  rappresentare, in questo modo, il disagio dei medici, in particolare dei medici di medicina generale rispetto all’enorme richiesta di certificazione per malattia di cui sono investiti, soprattutto in questo periodo caratterizzato dal picco influenzale stagionale che della circolazione del “virus Sars COV-2”, nonché di altre virosi stagionali».

«L’enorme richiesta di certificazioni  per malattia, inoltre,  provoca un overbording dei presidi sanitari, sia ospedalieri che territoriali (tra l’altro già in sofferenza per carenza di personale), che fa da barriera all’accesso dei pazienti che necessitano di assistenza  medica».

«Intendiamo, per queste ragioni, argomentare compiutamente che la televisita ben costituisce quel diretto contatto tra il  medico ed il paziente richiedente, consentendo la verifica diretta da parte del  medico delle condizioni di salute, il rilievo obiettivo e quello anamnestico cui il certificato fa riferimento. Riteniamo, infatti, che ai fini  certificativi la televisita configuri tutti gli elementi che conferiscono alla certificazione il requisito della veridicità e della validità».

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