10 domande per Massimo Pirozzi, assessore all'ambiente di Casalnuovo

Pirozzi: “Sindaco, assessore e coloro che compongono l’amministrazione sono i primi ambientalisti del territorio, non c’è una metà campo in cui ci sono gli ambientalisti ed un’altra metà campo in cui c’è chi amministra. Gli amministratori non sono contro gli ambientalisti né contro l’ambiente che è di tutti noi”

Casalnuovo di Napoli. L’ambiente è un tema caldo al centro del dibattito politico nazionale ed è una tematica scottante anche in Campania dove Vincenzo De Luca ha dovuto rivedere alcune decisioni politiche stralciando dal Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani in Campania la costruzione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra dopo una manifestazione che ha visto scendere in piazza migliaia di persone.

L’ambiente è da anni un argomento di cui si dibatte anche a Casalnuovo, per questo motivo abbiamo deciso di porre dieci domande a Luigi Massimo Pirozzi (in foto), Assessore all’ambiente dell’amministrazione targata Massimo Pelliccia, che da un mese ha iniziato a diffondere una serie di video per presentare il suo settore di riferimento e parlare delle attività messe in campo a tutela dell’ambiente. Molte persone non conoscono come funzionano le isole ecologiche, del conferimento della raccolta o della premialità per questo Pirozzi ha iniziato a produrre questi video che, diffusi sui vari canali social, stanno dando il loro frutto e una mano ai cittadini.

A che punto è la raccolta differenziata?

Confrontandomi con l’ufficio ambiente posso dire che il trend sulla raccolta differenziata è in crescita. Sono state messe in campo azioni che porteranno i loro effetti, quando si inizia a lavorare su un obiettivo i risultati non si vedono subito ma ci aspettiamo una risposta positiva.

A prescindere dal dato di questo mese quali azioni saranno messe in campo?

Sicuramente le premialità. Per quello che sto vedendo da dieci mesi a questa parte, da quando sono assessore all’ambiente, credo ci voglia più controllo che non attiene strettamente al mio assessorato ma attiene formalmente alla Polizia Municipale. Le azioni di controllo ed il potenziamento delle telecamere sicuramente ci daranno una mano.

C’è una correlazione tra abusi edilizi e reati ambientali?

La connessione c’è da sempre, non lo diciamo noi oggi ma la normativa vigente sanziona l’abuso edilizio come reato ambientale. Qualsiasi tipo di abuso crea un danno ambientale.

Come si possono arginare gli illeciti sul piano ambientale e cosa risponde a quelle persone che operano senza rispettare la legge credendo di fare il bello ed il cattivo tempo sul territorio e magari millantando amicizie importanti per disincentivare i cittadini perbene a denunciare?

Gli illeciti si fermano contrastandoli senza arretrare di un centimetro, sono un po’ militare in questo. Le persone che operano senza rispettare la legge vanno prese, sanzionate e punite. Il bello ed il cattivo tempo lascia il tempo che trova, le amicizie importanti non esistono. Le uniche amicizie importanti sono quelle che rispettano la legge, le altre amicizie non le considero proprio.

Nel 2024 quanti controlli sono stati fatti alle aziende del territorio e che sanzioni sono state elevate?

Sono stati fatti tanti controlli a condomini, aziende e cittadini. Nello specifico delle sanzioni il tema riguarda la Polizia Municipale ed anche se lavoriamo in sinergia non riguarda strettamente l’assessorato all’ambiente. Al di là di tutto garantisco che ci sono controlli continui e rispondiamo prontamente alle segnalazioni.

Stando alla sua esperienza è vero che nella maggior parte delle volte chi commette reati ambientali, o irregolarità, è in periferia? E’ una diceria?

E’ una diceria, gli incivili sono ovunque e non solo nelle periferie. Ci sono persone che abitano in periferia che sono grandi esempio di civiltà e cittadini che vivono nel centro della città e si comportano da incivili conferendo male i rifiuti. Abbiamo prove da telecamere e sanzioni che parlano chiaro. Forse per chi viene da fuori città è più facile abbandonare i rifiuti nelle periferie, ma non sono coloro che abitano in periferia ad essere incivili.

Cosa pensa del flusso di aerei che volano su Casalnuovo?

Il flusso di aerei su Casalnuovo è aumentato ma l’incremento riguarda il traffico aereo in generale. L’aereo è diventato un taxi del cielo a tutti gli effetti e questo non vale solo per Casalnuovo, abbiamo la comodità di avere un aeroporto vicino ma allo stesso tempo la sfortuna di avere molti aerei che volano a bassa quota sulla città. Sicuramente ci sono problemi legati a questo che vanno arginati, lo stiamo facendo. Abbiamo un parco sul territorio fatto da Gesac, abbiamo messo in campo altre misure. Ma sicuramente bisogna fare di più e vogliamo fare di più.

Gli ambientalisti dicono che non bastano i 1000 alberi dati da Gesac a Casalnuovo. Lei cosa pensa? Basteranno a compensare l’impatto ambientale provocato dall’aeroporto sul territorio?

Avere mille alberi è una sorta di polmone sul territorio, qualcosa che fino a poco tempo fa non c’era. Il flusso aereo è alto, gli aeroporti nei nuovi modelli urbanistici sono tutti fuori città. Sicuramente gli alberi non basteranno per il traffico aereo ed il tasso di inquinamento però mi ritengo un uomo del fare quindi piuttosto che chiedermi se sono o meno sufficienti 1000 alberi penso che questo è un buon inizio per poi continuare in quella direzione e mettere in campo altre misure che porteranno a benefici che non avevamo fino ad ieri.

Ramoil non ha il Piano Emergenza Esterno, lo deve rilasciare la Prefettura. Gli ambientalisti sono preoccupati per la vicinanza dell’azienda al centro abitato. Cosa può fare l’amministrazione?

Sulla questione Ramoil l’amministrazione ha fatto tutto quello che doveva, permessi ed autorizzazioni per impianti del genere competono ad altri enti. Mi lasci dire che sul concetto di ambientalismo sarei un po’ scettico perché gli ambientalisti siamo noi cittadini, l’ambiente è ciò che ci circonda quindi dobbiamo tutelarlo tutti noi. Probabilmente c’è chi si erge ad ambientalista per strumentalizzare la propria azione politica ma ci tengo a sottolineare che il primo ambientalista è il sindaco di una città, l’assessore all’ambiente ed ogni cittadino.

Non è che esiste la contrapposizione con gli ambientalisti da un lato e dall’altro lato chi amministra che andrebbe contro gli ambientalisti e l’ambiente. Per quanto mi riguarda ho a cuore l’ambiente come ho avuto a cuore il settore delle politiche sociali. Tutto quello che attiene all’amministrazione, per quanto riguarda la Ramoil, è stato messo in campo.

Pensa che il controllo del territorio, in termini ambientali, sia sufficiente o si può fare di più? Se si può fare di più cosa dobbiamo aspettarci?

Il controllo del territorio non attiene al mio assessorato ma alla Polizia Municipale, ad ogni modo mi sento di dire che sono soddisfatto per quanto viene fatto ogni giorno, c’è un potenziamento delle telecamere, una sala operativa etc. Chiaramente però se mi chiede se si può fare di più rispondo assolutamente si, si può e si deve fare di più. Il controllo del territorio deve necessariamente essere potenziato, più si alza il controllo più si alzano i numeri della differenziata e il tasso di inciviltà in città.

10 domande per Massimo Pirozzi, assessore all'ambiente di Casalnuovo

www.impresaitaliana.net

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