Secondo lo Snami molti medici di base sono andati in pensione senza essere sostituiti
Roma. «La carenza di medici di base in Italia è ormai cronica e si attesta intorno al 30%. Negli ultimi anni, molti colleghi sono andati in pensione senza essere sostituiti, creando un vuoto difficile da colmare». Queste le parole di Angelo Testa, presidente nazionale Snami che continua: «Durante l’estate la situazione si aggrava ulteriormente con i medici che devono gestire non solo i propri pazienti ma anche quelli dei colleghi in ferie, con carichi di lavoro che possono raggiungere i 3.000 e più assistiti».
«Le città non si svuotano più come un tempo ad agosto – aggiunge Domenico Salvago, vice presidente nazionale SNAMI – e questo comporta un aumento della pressione sugli studi rimasti aperti. Nonostante gli sforzi dei colleghi per garantire la continuità del servizio, la carenza di sostituti rende sempre più difficile la gestione delle ferie e relativa organizzazione per la copertura dei turni».
«È indispensabile favorire il ricambio generazionale e migliorare le condizioni di lavoro dei medici di Medicina Generale – sottolinea Gianfranco Breccia, segretario nazionale SNAMI – per garantire un servizio sanitario efficiente e di qualità per tutti i cittadini, anche nei periodi più critici dell’anno. Senza interventi tempestivi, la situazione rischia di diventare insostenibile per medici e pazienti».
«I colleghi, quando vanno in ferie, mettono i sostituti a loro spese – conclude Angelo Testa – Sembra paradossale che nell’immaginario comune la loro assenza sia diventata quasi una colpa. E’ chiaro che è il sistema in toto che va rivisto viceversa si perderanno anche i residui del SSN che resiste».