Marcello Daffinito, il titolare della Pizzeria Pulcinella di Pomigliano d’Arco: “Mio padre mi disse di imparare un mestiere e scelsi di fare il pizzaiolo”
«A 18 anni ero già pizzaiolo, mi piaceva manipolare l’impasto. Era quasi un gioco per me». Marcello Daffinito è il titolare della Pizzeria Pulcinella che dal 2000 è in Via Vittorio Emanuele 105, a pochi passi dal comune di Pomigliano d’Arco. Ha iniziato a lavorare nel settore come lavapiatti presso una pizzeria di Secondigliano, da garzone a cameriere, poi fornaio ed infine pizzaiolo. Oggi Marcello ha 52 anni, è sposato con Grazia, che gli da una mano nell’attività di famiglia producendo personalmente la rosticceria artigianale diventata un fiore all’occhiello della pizzeria, ed ha un figlio, Roberto, che a 26 anni ha deciso di seguire le orme del padre.
«Quando avevo 18 anni andai a lavorare da “Brandi” a Capodimonte. Dopo qualche anno iniziai a lavorare come pizzaiolo in un locale di Somma Vesuviana, “Al Solito Posto”. Poi il grande salto con l’attività in proprio. Inizialmente la pizzeria era solo da asporto, oggi abbiamo 40 posti a sedere».
«La pizza che più chiedono è la pizza Pulcinella con pomodoro San Marzano, fior di latte di Agerola, melanzane a funghetti saltati in padella, salsiccia a punta di coltello, formaggio grattugiato, olio extra vergine e basilico» afferma fiero Marcello che intanto, tra la pagina Facebook e quella Instagram, è seguitissimo sui social.
«Il mondo della pizza è cambiato molto. Penso alle farine, alle tecnologie, la lievitazione. Oggi sono molto richieste le pizze gourmet con creme lavorate, ingredienti sempre più ricercati per rispondere alla domanda di qualità del consumatore – continua il titolare della Pizzeria Pulcinella – Lavoro con mio figlio Roberto che ha 26 anni, ha scelto di continuare la tradizione familiare».
«Lui si è specializzato nella pizza contemporanea ed io porto avanti la classica pizza napoletana. Uniamo tradizione ed innovazione. Sono soddisfatto da mio figlio, mi rende orgoglioso e gli auguro ogni bene. Ai giovani in generale dico di imparare un mestiere, come mi consigliò mio padre. A chi sceglie il nostro settore invece dico di andare avanti, non fermatevi mai e innovate perché il mondo della pizza non finirà mai».