Prosciutto di Modena DOP conferma una crescita del preaffettato (+6,5%). Bene l’export
Modena. «Il nostro prodotto continua a guadagnare riconoscimento e apprezzamento a livello internazionale. Per questo, auspichiamo e rimaniamo fiduciosi che le Istituzioni, in questo momento così delicato, possano trovare i giusti accordi che garantiscano alle aziende di continuare ad esportare senza subire aggravi e sanzioni. La cooperazione commerciale è essenziale per la crescita e il successo di tutti».
Queste le parole della presidente del Consorzio Giorgia Vitali che commenta i dati relativi al Prosciutto di Modena DOP che parlano di un incremento del 20%, rispetto al 2023, delle cosce avviate alla produzione con 37.746 prosciutti marchiati avviati alla produzione nel 2024 rispetto ai 31.486 del 2023 per un valore alla produzione di circa 4 milioni di euro.
Per quanto riguarda le vendite, si è registrato un calo passando dalle 47.533 unità del 2023 alle 34.271 del 2024, con una riduzione del 28%. Questo calo è stato determinato in prima battuta dall’incremento del costo della materia prima.
Dato positivo quello rappresentato dalla produzione di vaschette di preaffettato che ha visto un incremento del 6,5%, passando dalle 642.704 del 2023 alle 683.788 del 2024 e l’export del Prosciutto di Modena DOP che si mantiene stabile, con una quota compresa tra il 7% e l’8%, con gli Stati Uniti che si confermano primo partner per quanto riguarda il mercato estero.
«Il Consorzio del Prosciutto di Modena DOP, attraverso le sue aziende, si impegna a garantire la qualità e l’autenticità del prodotto, nonostante le sfide che il mercato impone, a dimostrazione della passione e della dedizione dei produttori locali che continuano a lavorare con impegno per mantenere viva la tradizione del Prosciutto di Modena DOP».
