Il locale posto sotto sequestro per prostituzione è situato al centro di Tavernanova
Casalnuovo di Napoli. Sarebbero sette le ragazze che ad inizio di questa settimana hanno ricevuto la visita dei militari della Tenenza dei Carabinieri di Casalnuovo di Napoli nell’immobile/ufficio in cui, come confermato dal Comando Provinciale dei Carabinieri Napoli, si sospettava attività di sfruttamento della prostituzione.
Il locale è stato sottoposto a sequestro probatorio ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale dai Carabinieri di Casalnuovo, guidati dal Comandante Mirco Granocchia, che ora indagano sulla vicenda. Stando ad alcune indiscrezioni l’amministratore del condominio in cui si trova l’immobile avrebbe detto di non conoscere i titolari del “centro benessere” in cui erano le ragazze ed avrebbe invitato gli inquirenti a chiedere direttamente al titolare dell’immobile che sarebbe un imprenditore di Casalnuovo conosciuto nel settore dell’edilizia.
Bisogna precisare che fino a sentenza passata in giudicato vale la presunzione d’innocenza per le ragazze e per tutte le persone eventualmente coinvolte nella vicenda che sta facendo molto discutere in città.
«Non conoscevo le ragazze né la titolare del centro benessere e non ho mai notato nulla di strano» dice uno dei condomini del palazzo in cui vi è stata l’operazione dei carabinieri. Di certo sulla porta del “centro benessere” posto sotto sequestro vi è una targhetta con esposto il nome dell’attività e gli orari di lavoro: “Aperti dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19”.
Sicuramente con il sequestro probatorio i militari hanno spossessato coattivamente i titolari del locale per conservare immutate le caratteristiche in cui versa l’immobile al fine dell’accertamento dei fatti.
Prostituzione a Casalnuovo, carabinieri pongono sotto sequestro un immobile
