Parla l’avvocato Mauro Marangon, consulente legale di Issitalia che è tra le società che gestiscono il servizio di pulizia in alcuni locali della Regione Campania
Napoli. Per quanto riguarda l’ultimo articolo pubblicato su uno degli appalti di pulizia della Regione Campania, l’avvocato Mauro Marangon tiene a ribadire che la dichiarazione del segretario regionale della Filcams Cgil, Guglielmo Mastrogiovanni, per quanto attiene le ore di lavoro mensili, non è veritiera.
«Proprio per smentire quanto in esso contenuto, trasmettiamo la mail inviata il 28/2/2025, alle ore 13.27 alla Giunta Regionale della Campania nonché a tutte le forze sindacali (Guglielmo Mastrogiovanni compreso), dalla quale emerge chiaramente come non sia stata l’azienda a comprimere le ore da 5.369 (quelle comunicate dalla ditta cessante) a 3.200».
Lo scrive nero su bianco, chiedendo una replica al nostro giornale, l’avvocato Mauro Marangon che è consulente legale di Issitalia, azienda con sede a Vigonza (PD) che ha vinto uno degli appalti di pulizia della Regione Campania e che proprio su questo territorio ha di circa 500 operai.
«Tali 3.200 ore erano richieste nell’art.7 – “Monte ore manodopera” redatto dalla Giunta Regionale della Campania che le allego e sulle quali, ogni concorrente, si è basato per presentare l’offerta – scrive Marangon – D’altra parte, come si può rilevare proprio dalla lettura dell’art.7 la stazione appaltante ha determinato tali ore dividendo i mq totali da pulire per le rese in vigore a livello nazionale e risultanti dalle tabelle dell'”AFIDAMP” (circa mq 248 per ora di lavoro)».
Il consulente legale di Issitalia chiarisce inoltre che «poiché si tratta di gestire denaro pubblico, la Giunta non avrebbe potuto discostarsi dalle tabelle in vigore solamente perché il personale aveva contratti individuali di lavoro esuberanti rispetto alle necessità di pulimento».
«Si immagini che la provincia di Napoli ha un totale metri quadrati da pulire pari a 2.490 che può agevolmente rilevare dalla pagina 6 del Capitolato Speciale di Gara e le ore giornaliere svolte giornalmente dal personale sono circa 57,36. Ciò porta ad una resa mq/ora di circa 43 metri quadrati a fronte dei 248 previsti dalle tabelle AFIDAMP (2.490/57,36 = 43 mq all’ora). In buona sostanza ogni operaio ha una resa pari ad un quinto rispetto alla media nazionale» continua Marangon.
«L’azienda chiede dunque che sia smentita la falsa dichiarazione della CGIL nella persona di Guglielmo Mastrogiovanni che era perfettamente a conoscenza sia di quello che prevedeva il Capitolato Speciale di Gara sia delle rese ma ciò nonostante ha attribuito le responsabilità all’azienda della riduzione, così come ne erano a conoscenza tutte le altre organizzazioni sindacali presenti al tavolo tra cui Cesil e Orsa – tuona il consulente legale di Issitalia – D’altra parte l’azienda chiede di inserire anche la parte relativa alle modalità con cui la Giunta Regionale è pervenuta alle 3.200 ore di lavoro mensile in quanto, dal punto di vista giuridico, alcuna censura può essere avanzata nei confronti di tale Ente Pubblico».
«L’azienda comprende perfettamente le condizioni sociali dei lavoratori dell’appalto che percepiscono stipendi “da fame” e non rimane insensibile al fatto che alcuni di loro avranno un taglio di ore con la conseguenza della diminuzione del salario ma non può essere ritenuta responsabile di questo – precisa Marangon – Sicuramente, come già chiarito durante l’incontro sindacale, coloro che avranno una diminuzione oraria di lavoro saranno prioritariamente presi in considerazioni in caso di necessità anche in altri appalti della provincia».