pesca AGRIFISH: CONFAGRICOLTURA CHIEDE DI NON PERDERE LE RISORSE PER LO SVILUPPO RURALE

L’obiettivo del “Piano di gestione dei piccoli pelagici” è individuare soluzioni efficaci per la crisi che ha colpito il settore della pesca di alici e sardine in Campania

Individuare soluzioni efficaci alla crisi che ha colpito il settore della pesca di alici e sardine in Campania, migliorando le condizioni degli stock ittici e tutelando gli operatori. E’ questo il principale obiettivo del progetto “Piano di gestione dei piccoli pelagici”, promosso dall’Unci AgroAlimentare, in collaborazione con Confcooperative, Agci e Federpesca, finanziato dalla Regione, con i fondi del programma Feamp dell’Unione europea.

Gli esiti del lavoro svolto sul campo dalle associazioni di settore, insieme ai pescatori e ai tecnici impegnati nelle azioni, saranno presentati durante l’evento conclusivo del progetto, che si terrà a Napoli, lunedì 15 gennaio, dalle 10,30 alle 13,30, presso il Grand Hotel Oriente, in via Armando Diaz, 44, alla presenza dei protagonisti delle iniziative, dei dirigenti delle organizzazioni coinvolte e dei vertici di Palazzo Santa Lucia.

Nonostante i piccoli pelagici rappresentino il prodotto ittico più importante del comparto in Italia, che caratterizza soprattutto la piccola pesca costiera, a basso impatto ambientale, e costituiscano un alimento dalle significative qualità nutrizionali, acquistabile a prezzi contenuti, la crisi che ha coinvolto il segmento, generata dalla riduzione delle catture e della taglia dei pesci, ha reso necessaria la redazione di un piano di gestione.

La definizione di una strategia di intervento, quindi, non poteva che prendere le mosse da un monitoraggio sullo stock ittico, per la raccolta scientifica di informazioni quantitative e qualitative ad esso inerenti, con ricercatori dell’Università Parthenope di Napoli, che si è concentrato su Cilento, Golfo di Salerno, Golfo di Napoli, Golfo di Gaeta.

A fianco ai campionamenti biologici, alle rilevazioni acustiche e al processamento dei dati, si è provveduto alla mappatura delle imbarcazioni che operano con rete a circuizione meccanica e rete “menaide” nell’area campana, alla formazione dei pescatori e alla costruzione di una rete di “facilitatori territoriali”. Un articolato percorso che si è concluso con la stesura di un piano di gestione dei piccoli pelagici.

“Per l’Unci AgroAlimentare – ha sottolineato il presidente nazionale dell’associazione di settore del mondo cooperativistico, Gennaro Scognamiglio – è stato un notevole impegno di energie, dalla fase progettuale a quella attuativa, volto alla piena riuscita ed affidabilità del piano di gestione, con il più ampio coinvolgimento degli addetti ai lavori e delle loro rappresentanze campane, consapevoli dell’importanza dell’obiettivo prefissato e delle ricadute che ha per il futuro di un segmento fondamentale della pesca, che attraversa una fase delicata, e che soprattutto in Campania, alimenta anche attività della filiera di trasformazione dei prodotti, rinomati per la loro qualità e tipicità”.

“Non possiamo quindi che esprimere apprezzamento alla Regione, per l’attenzione dimostrata e per il sostegno concreto fornito al progetto, che potrà costituire l’asse portante di una strategia istituzionale di intervento, ispirata a criteri di sostenibilità”.

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www.impresaitaliana.net

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