La Segreteria Regionale Sardegna del Sindacato Medici Italiani si schiera contro la richiesta dell’Asl di Oristano
Cagliari. « Abbiamo scritto, l’11 agosto ultimo scorso, al Prefetto di Oristano e alla dirigenza dell’ASL per segnalare che il Contratto Collettivo Nazionale (ACN) non prevede che il medico a ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelte e a quota oraria, sia impegnato nell’ attività di medicina penitenziaria. È una forzatura che respingiamo al mittente» così una nota della Segreteria Regionale Sardegna del Sindacato Medici Italiani.
«L’ACN vigente, invece, stabilisce che l’assistenza e le cure ai detenuti siano assicurate dalla medicina penitenziaria». «Chiediamo, per queste ragioni, l’annullamento della richiesta, altrimenti saremo costretti a mettere in atto tutte le azioni per tutelare i medici e i nostri iscritti, nelle sedi competenti, per i danni subiti» conclude la nota. Di seguito la lettera inviata dalla Segreteria Regionale dello Smi Sardegna:
Oggetto: Delibera Prot. PG/2023/0033121 dell’ 11/08/2023
Gentili, Relativamente all’ oggetto si chiede quale sia il disposto contrattuale ispiratore della delibera e quando è stata concordata con le OO.SS. di categoria. Nel rappresentare che il ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelte e a quota oraria, non prevede attività di medicina penitenziaria secondo il contratto vigente. Ne chiediamo l’annullamento, altrimenti provvederemo a tutelare i nostri iscritti nelle sedi competenti, per i danni subiti e subendi. Certi di una cortese e celere risposta inviamo distinti saluti.
La Segreteria Regionale SMI Sardegna