Il referente di Stop Biocidio, Enzo Tosti: “Fuori luogo la costruzione di una nuova linea per una tipologia di impianto che l’Europa vuole spegnere”
Stop Biocidio non solo partecipa al corteo contro la 4° linea dell’inceneritore di Acerra ma è anche tra i fondatori del Comitato che ha organizzato la manifestazione. La presenza della rete di Stop Biocidio non è, dunque, dettata da mera solidarietà ma è dovuta al fatto che si crede fortemente nel percorso iniziato di cui, appunto, Stop Biocidio è parte attiva. Appuntamento il 14 ottobre alle 16:30, gli ambientalisti ed i cittadini partiranno da Piazza Duomo per gridare il loro “No” alla costruzione di un’altra linea del termovalorizzatore di Acerra.
«A noi sembra veramente fuori luogo discutere e finanziare dei soldi per la costruzione di un nuova linea di una tipologia di impianto che l’Europa vuole spegnere – afferma Enzo Tosti di Stop Biocidio – Invece di pensare a costruire una linea ad un inceneritore che in effetti noi, come dice l’Europa, dovremo spegnere nel tempo credo sia opportuno iniziare a pensare come costruire in questa regione impianti di compostaggio che vanno nella direzione del riutilizzo e del riciclo».
«Il problema è che oggi parlare di questa tipologia di impianti significa andare contro corrente, incentivare l’incenerimento non incentiva la differenziata e per questo tutto ciò ci sembra assurdo» continua Tosti.
«Ci aspettiamo che la regione prenda atto che non si può decidere sulla testa dei cittadini, inoltre gli studi dicono chiaramente che gli impianti di questo tipo sono nocivi per la salute umana – conclude il referente di Stop Biocidio – Invece di spendere soldi per un tipo di impiantistica che dovrebbe essere eliminata del tutto iniziamo a pensare realmente a come ridurre, differenziare e riciclare».
