Benoît Koenig è il cofondatore di Veesion: “Abbiamo già equipaggiato più di 4000 punti vendita, di cui circa 400 in Italia, distribuiti in 25 paesi nel mondo. Con Veesion sventiamo la media di 100 mila furti al mese”
«Il nostro software analizza le immagini 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, garantendo una sorveglianza costante. La tecnologia di Veesion si basa sul deep learning, un approccio che permette un apprendimento continuo, migliorando costantemente l’efficacia nel riconoscimento dei gesti sospetti».
Benoît Koenig è il cofondatore di Veesion, una multinazionale francese presente in 25 paesi nel mondo che ha un obiettivo chiaro: contrastare furti e taccheggio a livello globale. Ad oggi Veesion è presente in oltre 4 mila punti vendita ed ogni mese sventa in media più di 100 mila furti grazie ad un algoritmo che sfrutta la videosorveglianza del negozio e l’intelligenza artificiale.
«La nuova versione include opzioni di personalizzazione avanzate, strumenti statistici e strumenti basati sul deep learning, che fanno di Veesion un alleato indispensabile per la sicurezza soprattutto in territori più difficili – afferma Benoît Koenig – Il recente aggiornamento rappresenta un nuovo progresso significativo nella lotta contro i furti nei negozi, migliorando riusciamo ad aiutare sempre di più i commercianti ed i piccoli imprenditori. Questa è la nostra mission».
Intanto ci sarebbe una correlazione tra furti e condizioni socio-economiche del territorio, sempre più colpite le aree con pil pro-capite più basso e tasso di disoccupazione più alto. Ma anche le regioni più ricche non riescono ad arginare il fenomeno del taccheggio.
«Analizzando l’ultimo studio sul taccheggio di Crime&Tech abbiamo una fotografia nitida del fenomeno in Italia, lo scenario è confermato dalle notizie di cronaca che ogni giorno sono pubblicate dalle testate giornalistiche. Dopo Lazio e Lombardia la Campania è tra le regioni più esposte per quanto riguarda il taccheggio, insieme a Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Attualmente siamo presenti in oltre 4 mila punti vendita dislocati in 25 paesi nel mondo, circa 400 punti vendita attrezzati sono in Italia, sventiamo la media di 100 mila furti al mese e contribuiamo a ridurre le perdite di fatturato fino al 60%» dichiara il cofondatore di Veesion.
«Talvolta a rubare è il cliente abituale, ricordo che c’era una signora che addirittura rubava le bustine di te, un valore di trenta centesimi, le ho mostrato il video e non è più tornata per la vergogna. Prima di Veesion capitava che qualcuno mangiava e lasciava le carte tra gli scaffali, ora questo non capita più perché il software riconosce il cliente che mangia» dice Carlo, titolare di un punto vendita di circa 450 metri quadrati al centro di Napoli che ha scelto di affidarsi a Veesion da circa due anni.
«Ogni giorno mi arrivano varie allerte giornaliere, poi chiaramente si valuta il comportamento del cliente e può capitare che la persona in cassa paga il prodotto che aveva messo in tasca perché senza carrello» continua l’imprenditore napoletano.
«Tra coloro che taccheggiano nel mio punto vendita ci sono sia turisti che clienti del posto, tra i prodotti più rubati ci sono bottiglie di vino costose ma anche birra, tonno e philadelphia. Grazie a Veesion sono riuscito ad intercettare i taccheggiatori – continua Carlo – La cosa positiva di questo software è che non mi fa perdere ore ed ore davanti alle telecamere per controllare chi ruba. Il programma riconosce i furti ed in tempo reale ho una notifica sul cellulare, poi valuto caso per caso se il cliente ha rubato o ha messo temporaneamente l’articolo in borsa. L’indice di furti è diminuito tantissimo».